Concluse le procedure di riconoscimento, dalla Polizia cantonale del Vallese è arrivata la conferma. Il cadavere recuperato sul Cervino lunedì scorso, 11 agosto, è del 28enne francese Pierre Weschler, di Strasburgo, per cui sul versante italiano erano partiti i sorvoli del Soccorso Alpino Valdostano e del Sagf della Guardia di finanza. Il corpo era stato avvistato dall’elicottero, ma si trovava in territorio elvetico, per cui i soccorritori italiani avevano avvisato le autorità svizzere.
La salma si trovava a circa 3.330 metri di altitudine, nella zona della “Testa del Leone” ed era parzialmente coperto da pietre (l’ipotesi è che sia caduto dalla “Cheminée”, 400 metri più sopra). Le cause della caduta sono ancora sconosciute e, a quanto emerso sinora, l’alpinista procedeva da solo. Il pubblico ministero del Vallese ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze dell’incidente in cui il giovane francese ha perso la vita.
Le autorità italiane avevano ricostruito che l’alpinista francese era giunto a Cervinia per salire sulla “Gran Becca” e non aveva poi più dato sue notizie per otto giorni. I familiari del disperso erano anche giunti al Breuil (venendo poi informati dell’avvistamento del cadavere) e i finanzieri avevano individuato anche la sua auto, parcheggiata nella località ai piedi della montagna.
Recuperato dalle autorità elvetiche il cadavere avvistato sul Cervino
13 agosto 2025 – Ore 15.30

E’ stato recuperato da un elicottero di Air Zermatt il cadavere di un alpinista avvistato ad inizio settimana durante un sorvolo sul Cervino, da parte del Soccorso Alpino Valdostano e dal Sagf della Guardia di finanza. Il corpo era stato avvistato lunedì’ pomeriggio, 11 agosto, in territorio elvetico, per questo gli operanti italiani avevano avvisato le autorità elvetiche.
La salma si trovava a circa 3.330 metri di altitudine, nella zona della “Testa del Leone”, sopra Zermatt. La Polizia cantonale svizzera sta procedendo all’identificazione formale della vittima e il pubblico ministero del Vallese ha aperto un fascicolo per chiarire le circostanze dell’incidente in cui l’alpinista ha perso la vita.
I sorvoli in elicottero sul versante italiano erano scattati alla ricerca di un alpinista di nazionalità francese, 28 anni, giunto a Cervinia per salire sulla “Gran Becca” e del quale mancavano notizie da otto giorni. I familiari del disperso erano giunti al Breuil e i finanzieri avevano individuato la sua auto, parcheggiata nella località ai piedi della montagna.
Sorvoli sul Cervino, avvistato il cadavere di un alpinista
Lunedì 11 agosto, ore 16.50

Durante i sorvoli in elicottero, i soccorritori hanno avvistato il cadavere di un alpinista sul Cervino. Il corpo si trova però in territorio elvetico e il Soccorso Alpino Valdostano e il Sagf della Guardia di finanza, che erano impegnati nella ricognizione a bordo dell’aeromobile, hanno segnalato l’avvistamento alle autorità elvetiche, competenti territorialmente, fornendo loro anche materiale fotografico realizzato durante il volo.
L’elicottero si era alzato alla ricerca di un alpinista di nazionalità francese 28enne, giunto a Cervinia per salire sulla “Gran Becca”, di cui mancavano notizie da otto giorni. Nulla, al momento, fornisce certezze sul fatto che il corpo avvistato sia quello del disperso, ma per i soccorritori vi è una probabilità, in assenza di altri mancati rientri segnalati nell’ultimo periodo. I familiari del disperso, giunti oggi al Breuil, sono stati informati dell’avvistamento.
La posizione del cadavere individuato nel sorvolo è a circa 3.300 metri di quota, in un canale sotto il colle del Leone. Può essere caduto, in una prima ricostruzione dei soccorritori, dalla irta parete nota come la “Cheminée”, che si trova sotto la capanna Carrel. L’incidente risalirebbe agli scorsi giorni, ma l’allerta per il mancato ritrovamento è giunta solo quest’oggi.