Una qualità dell’aria complessivamente buona, quella rilevata nell’agosto 2025, nonostante qualche valore superiore rispetto a luglio e alla media degli scorsi anni.
I dati emergono dal report dell’Arpa Valle d’Aosta che spiega come “i valori medi di concentrazione di polveri, sia di Pm10 sia di Pm2,5, sono superiori rispetto a quelli del mese di luglio e a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti”.
Più nel dettaglio, a partire dal 9 agosto “la nostra regione è stata interessata dall’arrivo di masse d’aria cariche di polveri provenienti dal Sahara e dalla Pianura Padana che hanno determinato un aumento delle concentrazioni di particolato in tutte le stazioni della rete, in modo più evidente in quelle dell’alta valle e del capoluogo”.
Valori che, poi, “sono progressivamente diminuiti nel corso del mese, con l’esaurimento dei due precedenti fenomeni”. Ad ogni modo – dice Arpa – nonostante i picchi riscontrati “non ci sono stati superamenti del limite di legge”.
Ad agosto, non sono stati registrati neanche superamenti del limite normativo del biossido di azoto. Anzi, i valori di (NO2) sono risultati inferiori rispetto a quelli delle medie dello stesso periodo degli anni precedenti e “pressoché analoghi a quelli del mese di luglio”.
Diversa la questione dell’ozono. Arpa spiega che, ad agosto, “le concentrazioni sono pressoché analoghe a quelle del mese di luglio e ci sono stati diversi superamenti del valore obiettivo di 120 µg/m3 presso tutte le stazioni”. Ad ogni modo, aggiunge l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, “i valori misurati sono inferiori a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti”.