In Valle d’Aosta i 150 anni dell’Unità d’Italia si festeggiano senza dimenticare la crisi economica

Presentato il programma delle manifestazioni, dal 16 marzo fino ad ottobre, organizzato dalla Presidenza della Regione, del Consiglio e dal Celva. "Manifestazioni significative per far riflettere ma contenute dal punto di vista economico".
Presentazione delle iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia
Società

I 150 anni dell’Unità d’Italia in Valle d’Aosta si festeggeranno senza dimenticare la crisi economica in atto. Il programma di iniziative è stato presentato oggi dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, dal Presidente del Consiglio regionale, Alberto Cerise e dal Presidente del Consiglio permanente degli Enti locali, Elso Gerardin.

“Un programma di manifestazioni  – ha spiegato Rollandin – che ha tenuto conto del clima economico attuale. Abbiamo quindi cercato di sfruttare al meglio le risorse locale, di distribuire gli eventi equamente sul territorio proponendo manifestazioni, contenute dal punto di vista economico, ma comunque significative”.

Gli eventi, dal prossimo 16 marzo fino ad ottobre, propongono mostre, concerti, conferenze.  “Appuntamenti  – continua Rollandin – per fare ritrovare i valdostani e per aiutarli a riflettere sul senso della nostra storia e sui sacrifici che hanno portato alla nascita del nostro Stato democratico”.

Il primo appuntamento del 16 marzo, organizzato dal Consiglio regionale, sarà dedicato agli studenti dell’ultimo anno delle superiori e proporrà loro un  approfondimento culturale dedicato all’inno di Mameli. Il 16 e il 17 marzo l’ingresso ai castelli, siti archeologici e sedi espositive regionali, sarà gratuito. Il 17 marzo inoltre il Presidente della Regione, Rollandin e quello del Consiglio, Cerise, saranno a Roma per le celebrazioni ufficiali.

I concerti
La sera del 17 marzo a Pont-Saint-Martin si terrà il primo dei due concerti in programma a cura dell’Atelier d’Archi dell’Istituto Musicale Pareggiato della Valle d’Aosta. “Abbiamo aderito al programma – ha spiegato Gerandin – chiedendo la collaborazioen dell’Istituto musicale perché abbiamo pensato, nell’ottica del risparmio, che fosse interessante e importante coinvolgere delle realtà valdostane”. Il secondo appuntamento musicale sarà a maggio a Morgex a cura dell’Orchestra Sfom.

Le mostre
Due le mostre dedicate all’Unità d’Italia che verranno allestite in Valle. La prima –  Valle d’Aosta 1848 – 1870 sarà inaugurata il 24 marzo all’Espace Porta Decumana della Biblioteca regionale. L’esposizione propone un approfondimento sui temi: il dibattito tra i liberali e i democratici nel 1848, Cerlogne e la prima guerra d’Indipendenza, la polemica tra Bérard e Vegezzi-Ruscalla, la nascita del turismo e le cacce reali. Una seconda esposizione è in programma per il mese di ottobre. Curata dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura la mostra “La Cartografia sabauda della Valle d’Aosta in età moderna” esporrà presso il Museo regionale alcune Carte conservate nell’Archivio di Stato di Torino.

La Valle d’Aosta sarà poi presente a Roma nelle sedi del Palazzo di Giustizia e al Museo del Vittoriano, nell’esposizione Regioni e Testimonianze d’Italia, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. La Regione porterà a Roma le  opere di Italo Mus, Francesco Nex, Giovanni Thoux, Franco Balan e Roberto Priod, mentre in un video, la fondista Arianna Follis, testimonial d’eccezione, racconterà la sua regione. A Fiumicino, in un’apposita teca saranno esposti alcuni cristalli e picozze della Grivel.

Le manifestazioni dei 150 anni si incroceranno poi il 2 giugno con quelle dell’Anniversario della Proclamazione della Repubblica Italiana, con la consegna delle onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

La visita di Napolitano
Infine a ottobre il lungo programma verrà impreziosito dalla visita in Valle del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“La speranzaha sottolineato il Presidente del Consiglio, Albert Cerise è che Napolitano possa essere presente durante la Lectio Magistrali di apertura della Scuola per la Democrazia o all’inaugurazione della mostra su “La Cartografia sabauda della Valle d’Aosta in età moderna”.

 L’ormai consueto appuntamento con la Scuola per la Democrazia, il corso di alta formazione politica riservato a giovani amministratori comunali provenienti da tutte le regioni d’Italia, sarà dedicato quest’anno interamente ai 150 anni d’Italia e vedrà la partecipazione “di alti rappresentanti istituzionali”.

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