Chiusura di Viale Ginevra, primo test per il nuovo PGTU

La strada che collega via Saint-Martin-de-Corléans e via Parigi è rimasta chiusa per la posa del prefabbricato che ospiterà il laboratorio analisi provvisorio dell’ospedale. Ieri sera si è formata una lunga coda sulla statale 26: esperimento riuscito?
Società

Ieri pomeriggio, uscendo dal lavoro, molti automobilisti devono aver dimenticato che viale Ginevra, cioè il breve tratto di strada che collega via Saint-Martin de Corléans e via Parigi, sarebbe stato chiuso per permettere la posa del prefabbricato che ospiterà il laboratorio analisi provvisorio dell’ospedale regionale.

Intorno alle 19, infatti, si è formata una lunga coda di vetture che dalla rotonda dell’ospedale arrivava fin quasi all’ultimo semaforo di via Parigi, mentre nella zona più vicino al centro storico, molte auto sono state costrette a rivedere il percorso scelto a causa della chiusura di corso XXVI Febbraio nel tratto tra viale Ginevra e viale della Pace, di via Saint-Martin nel tratto tra viale Ginevra e via Monte Solarolo e il tratto Nord di via Martinet, già zona a traffico limitato.

Durante la serata, quando la situazione si è normalizzata, il divieto di transito è stato esteso per il tempo necessario al transito dei veicoli anche in corso Ivrea, piazza Arco d’Augusto, viale Chabod, corso XXVI Febbraio, via Saint-Martin e via Roma. Questa mattina, dopo la fine dell’intervento, la strada è stata riaperta.

La struttura, trasportata grazie a un Tir, è stata sistemata all’angolo tra viale Ginevra e via Saint-Martin-de-Corléans. Secondo l’assessore comunale alla mobilità, Stefano Borrello, si è trattato "dell’occasione giusta per capire come reagirà il traffico quando la strada sarà chiusa definitivamente con l’ampliamento a Est dell’Ospedale”.

Il Piano Generale del Traffico Urbano
Nel frattempo, la Giunta comunale di Aosta ha deliberato ieri mattina il Piano generale del traffico urbano, realizzato dal Consorzio Metis e dalla società Trt trasporti e territorio di Milano, che ora dovrà proseguire il suo iter in Consiglio comunale.

Gli assi portanti sui quali si sviluppa il piano sono la qualità degli spazi pubblici, la messa in sicurezza degli spostamenti interni all’area urbana, l’integrazione, la valorizzazione degli spostamenti su modo collettivo e su modi non inquinanti, e la riqualificazione dei nodi del trasporto pubblico e privato e infine l’innovazione, con l’entrata in funzione di una centrale della mobilità che si occupi di rilevazione e monitoraggio dei flussi veicolari.

“Il documento – ha spiegato Borrello – detta le linee sul traffico del capoluogo che dovranno essere sviluppate poi nel piano esecutivo: i veicoli che circolano ad Aosta sono circa 136 mila, una cifra che deve far riflettere e che rende necessaria una riorganizzazione”.

Nel dettaglio, i progetti attualmente in corso e programmati per il futuro riguardano l’area megalitica, il City Porto, la nuova scuola in corso Lancieri, il Polo universitario Testa Fochi, l’ampliamento ad est dell’ospedale regionale, la riqualificazione della statale 26, la nuova sede Institut agricole, il Polo scolastico dell’ex maternità, il People mover, la Porta sud e il parcheggio autostradale.

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