Tremonti: crisi si allarga alle banche. Tenuta dei conti anche con crescita zero

'Abbiamo un sistema giuridico che non è il massimo dell'efficienza'.
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Lussemburgo, 4 ott. (Adnkronos) – "Con il pareggio di bilancio noi abbiamo la tenuta dei conti pubblici anche in assenza di crescita". Lo ha detto il ministro dell’economia Giulio Tremonti al termine dell’Ecofin a Lussemburgo sottolineando che ‘questo governo ha fatto le cose giuste nel tempo giusto’.

"Ovviamente vogliamo avere la crescita, ma il pareggio di bilancio dà la tenuta dei conti anche in assenza di crescita", ha argomentato Tremonti, in quanto "per un paese come il nostro la base dei conti era un ‘primum vivere’", ed è "quella su cui può e deve avvenire la crescita". Per l’Italia "non c’erano e non ci sono alternative" al risanamento delle finanze pubbliche, ha sottolineato il ministro da Lussemburgo, ricordando che comunque a livello Ue è questa la "tendenza prioritaria". Da qui l’importanza del fatto che l’Italia abbia un avanzo primario e sia "tra i pochi paesi" a livello internazionale ad essere in questa situazione. "Noi siamo in controtendenza, è quella la via maestra per ridurre il debito", per questo ora "noi siamo un paese sulla via giusta, mentre altri sono meno sulla via giusta di noi", ha sottolineato Tremonti. L’avanzo primario dell’Italia è quindi "un dato oggettivo", per cui "altri hanno il debito che sale, noi abbiamo il debito che scende, e non a parole", ha osservato il ministro, ricordando che questo trova riscontro anche dai dati del Fmi.

"In Europa – ha proseguito – la crisi gira attorno ai rischi sovrani e da ultimo anche nel settore bancario". Già qualche settimana fa a Washington era "evidente che la crisi ha focalizzato il suo epicentro in Europa", ha spiegato il ministro dell’economia da Lussemburgo, ricordando che è stato "detto ufficialmente che il rischio non è limitato alla Grecia, ma si è esteso alle banche e al pil", indebolendo così la crescita a livello internazionale.

"Se c’è una governance più forte vuol dire maggiore disciplina, maggiori controlli, allora la partita è il consolidamento fiscale", quindi "se vogliamo gli eurobond dobbiamo avere quel modello di governance", ha affermato il ministro dell’Economia. Servono poi gli eurobond anche per rilanciare la crescita. "L’ho detto mille volte, in economia gli unici investimenti che funzionano sono gli eurobond", ha sottolineato il ministro da Lussemburgo, ricordando che "non puoi avere la domanda basata solo sui consumi o sull’export, ma questa va compensata anche con la terza gamba pubblica che è l’eurobond". Quindi l’equazione è "sopra più governance, sotto più eurobond".

Quanto al nostro sistema previdenziale, ‘noi abbiamo in Europa, sulle pensioni, una valutazione del sistema che mi pare molto buona, di solidità e di stabilità e mi riconosco in quella, nel diritto vigente. Poi vedremo’. In Europa, ha aggiunto Tremonti, "il sistema italiano è considerato stabile e credibile", ricordando che anche in materia di occupazione e disoccupazione l’Italia fa bene, situandosi rispettivamente al di sopra e al di sotto della media europea.

Tremonti ha parlato anche di giustizia. ‘Abbiamo un sistema giuridico che non è il massimo dell’efficienza’, ha detto.

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