Solo 64 medici su un totale di 230 in forza all’Usl della Valle d’Aosta ieri hanno preso parte allo sciopero nazionale proclamato per protestare per il mancato rinnovo del contratto, scaduto due anni fa, e per esprimere preoccupazione sul futuro della sanità pubblica.
A fornire i dati la stessa Azienda USL.
Ai 64 medici in stato di agitazione bisogna però aggiungere i 59 “comandati” per assicurare il funzionamento dei servizi essenziali.
I primari aderenti all’ANPO, invece, hanno optato per uno sciopero bianco: i medici si sono recati al lavoro pur rinunciando allo stipendio.
La decisione era stata presa per dimostrare l’atteggiamento costruttivo e non lesivo dei diritti dei pazienti.