“Le minoranze linguistiche con questo voto vogliono sottolineare la loro esistenza e la loro compattezza. L’elezione del Presidente della Repubblica non fa parte di nessun accordo elettorale e noi minoranze linguistiche effettivamente non facciamo parte della coalizione dell’Unione“. Con queste parole Siegfried Brugger (Svp) ha commentato le 12 preferenze ottenute nella prima votazione per il Quirinale raccolte dai rappresentanti delle minoranze linguistiche in Alto Adige ed in Valle d’Aosta.
I tre rappresentati valdostani, il presidente della Regione Luciano Caveri, il deputato Roberto Nicco e il senatore Carlo Perrin hanno infatti appoggiato il candidato altoatesino.
Brugger avrebbe voluto candidare Luciano Caveri ma data l’età del presidente della Regione, 48 anni, questo non è stato possibile. Caduta invece la candidatura di Carlo Perrin che avrebbe creato qualche imbarazzo poiché eletto nella lista contraria a quella proposta dalla maggioranza regionale e sostenuta dallo stesso Caveri.
Il voto di Perrin e Nicco al candidato alto-atesino ha voluto rappresentare come ha detto Perrin – ?il segnale di sostegno alle minoranze linguistiche in coerenza con le realtà rappresentate?.
Nicco e Perrin infatti avrebbero dovuto votare scheda bianca, come da indicazione data dall’Unione, con la quale i due valdostani avevano sottoscritto un accordo prima delle elezioni politiche di aprile. I candidati valdostani voteranno comunque alle prossime elezioni Giorgio Napoletano, così come indicato dall’Unione.