Aosta Classica: tocca a Artchipel Orchestra e Al Di Meola

Continua, dopo la magia dei Momix, la rassegna musicale al Teatro romano di Aosta. Mercoledì 1 agosto arriva l'Artchipel Orchestra e giovedì sarà la volta della chitarra di Al Di Meola e di Peo Alfonsi.
Al DI Meola
Cultura

Dopo il successo e la magia dei Momix, il palco del Teatro Romano di Aosta, nell’ambito della rassegna Aosta Classica, ospiterà mercoledì 1 agosto alle ore 21, l’Artchipel Orchestra, il progetto nato da un’idea del batterista, compositore e direttore d’orchestra Ferdinando Faraò. Caratterizzata da un’imponente sezione di fiati, una potente sezione ritmica, un violino, una viola, un pianoforte un set di voci soul-jazz, Artchipel Orchestra si presenta come una vera e propria struttura sonora dove si inseriscono di volta in volta i solisti, in un connubio di pentagrammi e improvvisazioni spontanee che danno valore aggiunto ad un progetto musicale ben riuscito. Il programma della serata prevede la riproposizione di brani quasi tutti composti da musicisti britannici degli anni ‘70 di area rock progressive: arrangiamenti di musiche di Mike Westbrook, uno dei più influenti compositori e bandleader della New Thing Britannica, di Alan Gowen, fondatore e tastierista dei Gilgamesh, e poi ancora brani di Fred Frith e Dave Stewart. Il tutto è stemperato dai suoni conosciuti ed esclusivi di due grandi della storia della musica: Duke Ellington e Frank Zappa

Il giorno successivo, giovedì 2 agosto, il testimone passerà al grande Al Di Meola, uno dei massimi e indiscussi interpreti della musica latina. Dopo la miriade di collaborazioni artistiche, ricordiamo quelle con Paco De Lucia e John Mc Laughing con i quali ha inciso il celeberrimo “Friday night in San Francisco”, ma non sono da meno quelle con Chick Corea o quelle con Stanley Clarke e Jean Luc Ponty, Di Meola salirà sul palco del Teatro romano insieme a Peo Alfonsi, chitarrista poliedrico, capace di spaziare fra l’opera, la musica colta e il jazz (anche in questo caso le collaborazioni non si contano, passando da Gabriele Mirabassi a Pat Metheny). Il concerto vuole essere un inno alla chitarra e alla musica latina.
 

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