?Dove si intende costruire il nuovo presidio ospedaliero, quante decine di migliaia di metri quadrati di terreno si rivelerebbero necessari, quali sarebbero i tempi e i costi di realizzazione, nonché quali i provvedimenti da adottare comunque, nel frattempo, sulla struttura esistente, in attesa di quella nuova auspicata?? Sono queste alcune delle domande su cui pone l’attenzione il sindaco di Aosta Guido Grimod in una lettera aperta, nella quale affronta alcune riflessioni in merito al prossimo Referendum sull’opportunità di avere un ospedale nuovo o continuare con l’ampliamento del Presidio di viale Ginevra, cui saranno chiamati ad esprimersi i cittadini valdostani.
Grimod, intervienen così, in risposta alle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dal comitato promotore del referendum e pur riconoscendo il merito dello stesso comitato promotore di aprire il dibattito e il confronto su un argomento di fondamentale importanza per il futuro della città di Aosta parla di ?rischio oggettivo di compiere una scelta dettata più dal sentimento che dalla ragione, più dall’interesse particolare che da quello generale? e ribadisce ?la necessità assoluta di un unico Presidio ospedaliero per ragioni di opportunità e funzionalità?. Il primo cittadino di Aosta manifesta così la propria contrarietà a qualsiasi ipotesi di trasferire tale sede all’esterno del territorio del capoluogo regionale ?Aosta non può rinunciare, per ragioni di prestigio, oltre che per le ricadute positive in termini economici e di indotto, a tale struttura. Per non occupare gli ulteriori pochi terreni idonei e disponibili (Montfleury o il prato del Rifugio) è bene che l’ospedale di viale Ginevra, che oramai ha subito importanti, costosi e qualificati interventi di ristrutturazione, venga ampliato in modo adeguato?.
?L’ampliamento – conclude Grimod – dovrà essere contenuto e limitato al numero di posti letto strettamente necessari per le acuzie e costituire, nel frattempo, un’importante occasione di qualificazione dell’intera area urbana interessata dall’intervento. Nel pianificarlo, si dovranno tenere in considerazione sia le esigenze dei residenti, sia le soluzioni più opportune in materia di traffico e sosta, oltre ad assicurare dei ragionevoli tempi di costruzione. Per quanto riguarda la riabilitazione e la degenza, si dovranno poi sfruttare al meglio il ?Beauregard? e altri servizi sanitari e sociali da collocare in altre zone della città, o sul territorio regionale, evitando così il pendolarismo sanitario?.