Casapound contesta Ingroia

"Se al signor Ingroia dispiace venire a lavorare qui ad Aosta, sappia che a noi dispiace più che a lui". Un ventina di militanti di Casapound hanno sfilato in centro con uno striscione di protesta.
Lo striscione di Capapound - Ph. Erick Gianfilippo
Società

"Ingroia ad Aosta? Ma che colpa abbiamo noi?" E’ il testo dello striscione che una ventina di militanti di Casapound hanno esposto sabato mattina in Croce di Città ad Aosta. La risposta di Casapound alle rimostranze di Ingroia ad un trasferimento ad Aosta non ha avito mezzi termini "Se al signor Ingroia dispiace venire a lavorare qui ad Aosta, sappia che a noi dispiace più che a lui – commenta Andrea Ladu, responsabile regionale del movimento – In un paese civile è un paradosso che un magistrato possa tentare e fallire la carriera politica per poi tornare come se niente fosse a vestire i panni di giudice imparziale. Non contento, egli pretende di essere pure al di sopra delle regole riguardo il reinserimento dei giudici in aspettativa – continua Andrea Ladu – Quando blatera di una presunta punizione nei suoi confronti si ricordi che non l’hanno voluto in Guatemala, non l’hanno voluto in Sicilia e non l’hanno voluto in parlamento. E la Valle d’Aosta non merita bocciati." 
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