La Valle d’Aosta, una regione dai mille prodotti, tra le poche sull’arco alpino che può permettersi di spaziare su moltissimi temi di vacanza, una destinazione che potrebbe costruire centinaia di migliaia di pacchetti, dalla cultura, alla storia, agli eventi, agli sport di montagna, dalle attività rurali passando per l’enogastronomia ed il benessere, eppure le difficoltà sono notevoli e i risultati non sempre esaltanti. Nonostante si siano fatti molti passi avanti in questo senso, spesso i pacchetti proposti hanno poco successo sul mercato, vediamo quali potrebbero essere le ragioni. Per definizione un pacchetto si compone di due o più servizi integrati, il primo grande ostacolo è dunque quello di riuscire a far dialogare insieme più operatori, un aspetto molto delicato che spesso si traduce in confusione generale, in particolar modo nel momento in cui sarebbe necessario far convergere gli operatori sulla strategia tariffaria da adottare.
Come è giusto che sia ogni impresa ha il suo servizio e il suo prezzo ma per un’offerta di destinazione efficace sarebbe auspicabile prevedere condizioni e trattamenti base uguali per tutti alle quali ogni operatore è chiamato a decidere se aderire o meno. Il secondo aspetto sono i contenuti, si tratta di offerte che talvolta non offrono reali valori aggiunti al cliente per le loro condizioni restrittive con le quali vengono proposte o più semplicemente per la loro scarsa consistenza in termini di appeal del prodotto offerto. Nel caso di un pacchetto associato agli eventi, l’organizzazione diviene in un certo senso più semplice perché le richieste convergono esclusivamente in una specifica data ed hanno come contenuto una proposta maggiormente definita. Ulteriori elementi di criticità sono la capacità di dare al pacchetto una corretta visibilità attraverso l’attuazione di un piano di comunicazione di un certo spessore, le tempistiche con le quali vengono promosse o i mercati e i target ai quali fanno riferimento; tuttavia la grande difficoltà rimane nella gestione della commercializzazione reale.
Chi fa fronte alle richieste che arrivano? Come vengono gestite per garantire pari opportunità a tutti? Sul sito turistico regionale è possibile trovare un numero importante di pacchetti turistici, si tratta di proposte messe sul mercato da numerosi operatori del settore e commercializzate da soggetti terzi che talvolta, più che per un reale guadagno economico, si offrono in un’ottica collaborativa con gli operatori turistici locale, per prestare il servizio di direzione tecnica. In effetti fare “solo” incoming per le Agenzie di viaggio della Valle d’Aosta non sembra oggi un business che possa attrarre, numeri piccoli e molto frammentati impongono spesso la commercializzazione diretta ed altre vie di promozione diverse dai classici canali di intermediazione ai quali si è fatto in passato ostinatamente riferimento. Il risultato è la poca chiarezza dei messaggi e la percezione di un’organizzazione, talvolta fragile e non in grado di dare risposte pronte alle manifestazioni di interesse pervenute. Nella maggioranza dei casi infatti le richieste divergono notevolmente da quanto proposto e contengono esigenze specifiche per le quali trovare una soluzione può diventare un vero e proprio rompicapo per chi è addetto alla vendita. Tale difficoltà è in primo luogo dettata da una collaborazione spesso effimera che non consente una competitività reale. Le attuali proposte in vendita sono comunque un’ottima base sulla quale lavorare.