Stadio del rugby, deserta la gara del Comune di Aosta per l’affidamento della gestione

Nessuna delle tre società sportive che attualmente utilizzano la struttura – l’Associazione di rugby Stade Valdotain, l’Associazione di baseball Aosta bugs e l’Associazione di Football Americano Blackreds – si è fatta avanti
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Va deserto il bando di gara del Comune di Aosta per l’affidamento della gestione del campo da Rugby e di baseball di regione Tzambarlet. L’amministrazione comunale, analogamente a quanto fatto con lo Stadio Puchoz, attualmente in concessione per un anno al Vallée d’Aoste, aveva pensato all’esternalizzazione del servizio con l’obiettivo di risparmiare risorse finanziarie ed umane.

Ma nessuna delle tre società sportive che attualmente utilizzano la struttura – l’Associazione di rugby Stade Valdotain, l’Associazione di baseball Aosta bugs e l’Associazione di Football Americano Blackreds – si è fatta avanti. In particolare gli occhi erano puntati sullo Stade che in prima battuta si era detto disponibile alla gestione.

Una volta uscito però il bando di gara, come spiega il delegato regionale della Federazione Rugby, Michele Monteleone, l’Associazione, dopo aver analizzato le condizioni, ha deciso di non presentarsi. Troppo onerosa la gestione. Attualmente il Comune di Aosta spende 97mila euro annui per gestire la struttura di cui la metà circa di spese per il personale. A gara il valore della concessione, triennale, è stata fissato a 242mila euro mentre il canone minimo richiesto per la concessione del servizio in 9,446 annui più Iva. 

“Noi non abbiamo preso parte alla gara – spiega Maurizio Balla dell’Aosta bugs – perché non avevamo le possibilità economiche e organizzative. A mio avviso non si può sperare che le società sportive si accollino le spese di impianti sportivi di altri soggetti. Anche perché, contrariamente ad altre strutture, questo campo non ha molte potenzialità, essendo un impianto sportivo di base”.

Ora il Comune dovrà decidere se bandire una nuova gara aperta non solo alle società sportive o continuare a gestire in proprio la struttura. "Speriamo – sottolinea Monteleone – di poter trovare per settembre una soluzione magari andando a trattativa diretta con l’Amministrazione". 

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