Farà tappa anche in Valle d’Aosta – questa volta senza gli sci a piedi – il tour di Fulvio “Bubo” Valbusa, impegnato a promuovere in tutta Italia il suo libro “Randagio”, in libreria da fine settembre.
“Non nascondo l’emozione – spiega – perché la mia carriera da professionista ha visto la luce proprio in Valle d’Aosta. Ho fatto il militare a Codroipo, ho continuato la carriera Tarvisio e poi, quando mi chiesero dove fare il corso sci, arrivò la chiamata da Courmayeur, nel marzo del 1988. Quando arrivai alla Caserma Perenni, fui immediatamente sbattuto a fare la notte. Al mattino aprii il cancello ad un’automobile: era il Generale Romano Blua. “E tu cosa ci fai qui? Levati la divisa e vai subito ad allenarti”, mi disse. Non ci potevo credere: essere pagati per fare sport, era un la realizzazione di un sogno”.
L’avventura di Valbusa in Valle d’Aosta dura solo quattro mesi perché poi partecipa ad un bando per entrare in Forestale e si trasferisce a Roma. “E’ stato un periodo bellissimo: ricordo le sciate in Val Ferret con Gaudenzio Godioz e altri compagni. E la grande umanità del Generale che non si oppose alla mia partenza, nonostante fossi già una grande promessa dello sci”.
Il campione olimpico di Torino 2006 sarà al Liceo Linguistico di Courmayeur, venerdì 12 novembre, alle ore 11, per un incontro riservato agli studenti, e poi a Morgex la sera stessa, presso l’auditorium comunale, alle ore 20, con una serata aperta al pubblico. In entrambi i casi, ad accompagnarlo ci sarà l’ex compagno di maglia azzurra Marco Albarello. Il giorno seguente, sabato 13 novembre, si replica ad Avise, presso il castello Le Boniface d’Avise, alle ore 18.
A presentarlo, nelle tre occasioni, sarà l’amico e compagno di telecronache su Eurosport, Silvano Gadin, che non si tira indietro quando si tratta di parlare dell’opera di Valbusa. “È una sorpresa editoriale e sta andando forte, l’ho letto e devo dire che è tutto l’opposto di quel che ti aspetti: da piangere, da starci male, da pensare su, da sorridere, da vivere”. Ancora una volta dunque, la Valle d’Aosta torna a fare parte della vita di Valbusa. “C’è una grande empatia, tra me e Silvano: ci siamo trovati subito”.
Edito da Fandango Libri e scritto a quattro mani con Serena Marchi, il volume racconta sia le imprese sportive che la vita dell’ex fondista azzurro. Tutti gli incontri si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni sanitarie vigenti (obbligo di mascherina e green pass).