E’ un vero e proprio omaggio À la recherche du temps perdu di Marcel Proust, la mostra di Marco Jaccond inaugurata venerdì scorso alla Chiesa di San Lorenzo di Aosta. L’esposizione, realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale e curata da Daria Jorioz, propone un progetto inedito dell’artista valdostano realizzato in occasione del centenario della morte dello scrittore francese e dedicata alla sua opera monumentale, pubblicata in sette volumi tra il 1913 e il 1927.
La mostra si compone di una ricca selezione di carte a tecnica mista, realizzate negli ultimi anni da Marco Jaccond. “Tengo subito precisare che non ho inteso illustrare la Recherche (opera per nulla idonea ad intendimenti di tal genere) – spiega Jaccond – bensì che ho cercato di evocare stati d’animo, situazioni poetiche, elementi narrativi riconducibili a quello spirito filosofico ed esistenziale di fondo che permea tutto il capolavoro proustiano”.
Secondo la curatrice, Daria Jorioz, “il lavoro artistico di Marco Jaccond è l’esito raffinatissimo di una ricerca evocativa, strutturata, immersa nella circolarità temporale che riflette il focus dell’opera proustiana. La “sottile epidermide della pittura” di cui parla Proust a proposito dei maestri del passato viene indagata da Jaccond con rinnovato vigore, attualizzata nella sua intrinseca caducità, enfatizzata nella trasparenza di ali di farfalla incollate sui fogli, ricercata nelle fotografie antiche rielaborate con interventi di geniale pregnanza, delimitata dai tratti di carboncino che incorniciano immagini di paesaggi, architetture, volti, citata nella scelta di inserire in alcune carte le copie di disegni cinquecenteschi a sanguigna. In Jaccond coesistono l’eleganza compositiva, l’arguzia delle citazioni, l’accostamento di materiali differenti, la continua sperimentazione, la serialità che nulla toglie alla comprensione della singola opera su carta.”
Durante l’inaugurazione della mostra il quintetto di ottoni Baltea Brass ha eseguito intermezzo musicale dedicato a Proust, liberamente ispirato alla Petite phrase de Vinteuil, brano musicale di fantasia ricorrente all’interno della Recherche. Per l’occasione è stata proposta una trascrizione dell’ultimo movimento del Children’s Corner di Claude Debussy. Del gruppo musicale fanno parte Andrea Barsotti, Luca Buat, Alex Vignati, Marco Gaggioni, Samuele Brocco.
Il progetto espositivo è inoltre arricchito da un catalogo edito dalla Tipografia valdostana con i testi di Daria Jorioz, Maurizio Ferraris e Fabio Truc, autori provenienti da diversi ambiti disciplinari, in vendita in mostra al prezzo di 20 euro.
Orario di apertura: martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
La mostra è a ingresso gratuito e sarà aperta al pubblico fino al 28 agosto 2022.