A individuare il corpo senza vita di un canadese di 30 anni è stato un agente di polizia durante una gita. E' la quarta vittima accertata del distacco, avvenuto al di fuori delle piste da sci.
Il rinvenimento era avvenuto, da parte di alcuni alpinisti, lo scorso 12 luglio, in territorio elvetico. Il test del Dna ha stabilito che resti e parti di attrezzatura, appartengono ad uno scalatore tedesco, all’epoca 38enne, non rientrato dopo un’escursione.
La Confederazione elvetica ha ospitato, negli scorsi giorni, il triangolare cui ogni anno prendono parte Soccorso Alpino Valdostano, Air Zermatt ed il PGHM di Chamonix, per condividere tecniche operative e approfondire le innovazioni.
L’incidente è accaduto nel primo pomeriggio dell’altro ieri, lunedì 21 marzo, nella valle di Zermatt (in Svizzera). La vittima è un 47enne tedesco, che procedeva con le pelli di foca con un compagno ed è improvvisamente precipitato nella voragine.
La vittima è Mauro Roversi, 47 anni, di Cologno Monzese. L’incidente è accaduto nella mattinata di oggi, sabato 26 febbraio, a circa 3.700 metri di quota, in territorio svizzero. Il deceduto procedeva slegato con una compagna, quando un ponte di neve ha ceduto al suo passaggio.
E’ accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 23 gennaio attorno alle ore 14. La vittima, di nazionalità spagnola, è improvvisamente caduto, finendo una ventina di metri sotto la pista che stava percorrendo.
E’ accaduto ieri, venerdì 17 dicembre, sul versante elvetico della montagna. La vittima, uno svizzero residente nel cantone di Berna, era con altri cinque compagni ed un maestro, di ritorno da Cervinia in fuoripista.