A Charvensod torna Boudza-té per la quinta edizione

Il progetto che "premia" chi si reca a lavoro (o a scuola) a piedi o in bicicletta torna con alcune novità: può aderire anche chi lavora a Charvensod pur essendo residente in altri comuni valdostani.
Pista ciclabile - bici - bicicletta - mobilità sostenibile
Ambiente

Il progetto Boudza-té, che “premia” chi si reca a lavoro (o a scuola) a piedi o in bicicletta, era nato a Charvensod nel 2019 e ora riparte per la sua quinta edizione con alcune novità.

Le iscrizioni al progetto sono aperte dal 15 marzo al 31 marzo, mentre Boudza-té sarà attivo dal 1° aprile al 31 ottobre. In base alla tipologia di spostamento (bicicletta elettrica o muscolare, o a piedi) variano gli incentivi, che vanno da un minimo di 18 centesimi ad un massimo di 25 centesimi per ogni chilometro percorso per recarsi a lavoro (o a scuola per gli studenti dai 14 anni in su) e per rientrare. Al termine del progetto, gli incentivi verranno convertiti in buoni acquisto da spendere nelle attività del territorio comunale che hanno aderito al progetto. Il regolamento e il modulo per la partecipazione sono disponibili sul sito internet del Comune.

boudza te
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Ad illustrare le novità, il sindaco di Charvensod Ronny Borbey: “Prosegue la nostra attività per sviluppare, sempre di più, l’abitudine ad una mobilità alternativa e sostenibile. Per la quinta edizione del progetto incentiveremo anche i lavoratori che, residenti in Valle d’Aosta, raggiungono Charvensod per lavoro”, spiega. “Vogliamo provare a rendere Charvensod ancora più verde favorendo l’utilizzo della bicicletta, dei mezzi pubblici, del car sharing (una postazione è già attiva a Pont-Suaz) per condividere l’utilizzo dell’auto e, per i più volenterosi, anche incentivando l’uso delle gambe e dei piedi come valida alternativa di trasporto con indubbi benefici anche per la salute”. Un incentivo alla salute di tutti che passa anche attraverso i social: “Visto che viviamo in un tempo in cui i social sono, spesso, il ritrovo dei leoni da tastiera, che li usano come valvola di sfogo legata allo stress di una vita forse troppo sedentaria o vuota, proviamo invece a generare un circolo virtuoso utilizzandoli come strumento positivo di condivisione di buone pratiche: invitiamo quindi chi utilizza la mobilità alternativa a postare le foto dei suoi spostamenti con l’hashtag #boudzate, perché gli esempi positivi contribuiscono a crescere”, conclude Borbey.

“Siamo orgogliosi di essere stati i primi a credere in questo progetto, ora diventato, per molti, prassi quotidiana”, afferma il vicesindaco con delega all’ecosostenibilità Laurent Chuc. “Proseguire a spostarsi in maniera alternativa e sostenibile, indipendentemente dall’incentivo, era l’obiettivo forse più grande e crediamo di averlo raggiunto”.

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