La prima Comunità Energetica Rinnovabile della Valle d’Aosta è realtà. Ne danno notizia i suoi promotori, che alle 10 di oggi, venerdì 3 maggio, si sono riuniti nell’ufficio di un notaio a Châtillon, per dare vita all’associazione di privati cittadini, attività commerciali e aziende che condivideranno infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo dell’autoconsumo.
L’obiettivo dell’associazione – come si legge nell’atto costitutivo – è di “fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri e alle aree locali in cui opera la comunità, e non quello di ottenere profitti finanziari”.
Per raggiungere lo scopo, la Cer potrà principalmente “produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia elettrica rinnovabile, anche tramite accordi di compravendita di energia elettrica rinnovabile”, nonché tramite la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, di proprietà o comunque detenuti dalla Comunità anche mediante il convenzionamento di impianti a fonti rinnovabili di associati della Associazione o di soggetti terzi”.
La Cer potrà accedere a tutti i mercati dell’energia elettrica, direttamente o mediante aggregazione e fornire servizi di efficienza energetica o servizi energetici, anche sui mercati del disspacciamento o a favore dei gestori delle reti di trasmissione e/o di distribuzione.
I soci fondatori della prima Cer valdostana sono tredici privati e sei società. Chi partecipa ad una Comunità Energetica Rinnovabile sceglie di investire in un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla condivisione locale, che permette di ridurre la propria dipendenza dal sistema elettrico nazionale.