È operativo il nuovo Radar GB InSAR che monitora i ghiacciai della Val Ferret

Il Radar è stato acquisito dalla Fondazione Montagna Sicura ad inizio 2023 per 186mila euro. Monitorerà la velocità di spostamento degli apparati glaciali della Val Ferret, Planpincieux e Grandes Jorasses.
Il Radar GB InSAR
Ambiente

È in corso di attuazione il progetto “I Ghiacciai Valdostani sentinelle del cambiamento climatico: iniziative di ricerca e di innovazione”, finanziato a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) in anticipazione sul ciclo di programmazione 2021 – 2027.

Il progetto vede come beneficiario il Dipartimento Programmazione, risorse idriche e territorio della Regione e Fondazione Montagna sicura in qualità di soggetto attuatore, e prevede azioni di monitoraggio degli apparati glaciali valdostani grazie all’acquisto di strumentazione altamente innovativa da cui far scaturire strategie e metodologie per la gestione del territorio, con un focus prioritario sugli effetti del cambiamento climatico. Il tutto, in sinergia anche con Enti di ricerca internazionali (ETH di Zurigo, SLF di Davos et al). Il progetto ha preso il via a giugno 2022 e si concluderà nel dicembre 2024, con un finanziamento complessivo FSC di 950mila euro.

Una delle azioni principali all’interno del progetto è consistita nell’acquisizione di un Sistema Radar GB InSAR per azioni di monitoraggio delle velocità di spostamento degli apparati glaciali della Val Ferret, Planpincieux e Grandes Jorasses. Il Radar è stato acquisito dalla Fondazione ad inizio 2023 per un importo totale di 186mila 050 euro ed è stato installato nel maggio 2023 in Località Planpincieux, nella Val Ferret. Il nuovo strumento sostituirà i due radar precedentemente adibiti al monitoraggio – noleggiati dall’Amministrazione regionale –, ottimizzando e razionalizzando così i costi di gestione e manutenzione attraverso un unico strumento di monitoraggio dei due apparati glaciali.

“Si tratta di un intervento che ha permesso complessivamente un ottimale utilizzo di fondi nazionali ed europei per attività di investimento a razionalizzazione delle spese dell’Amministrazione regionale, investendo su tecnologie altamente innovative per il monitoraggio del territorio e, in generale, volte a garantire la fruizione in maggiore sicurezza dei territori di montagna”, hanno spiegato gli assessori Davide Sapinet e Luciano Caveri.

“Oltre all’acquisizione del Radar – commenta invece il presidente di Fondazione Montagna sicura Guido Giardini – la Fondazione ha acquisito e sta acquisendo altra strumentazione innovativa di monitoraggio, per la misura di portata del torrente Montitaz, collettore delle acque di fusione del ghiacciaio di Planpincieux, una stazione totale per le misure degli spostamenti del Seracco alle Grandes Jorasses, una fotocamera ad altissima risoluzione per il monitoraggio visivo degli apparati glaciali, così come droni ad ala fissa. Il percorso di installazione sarà completato entro l’autunno 2023”.

“Tali iniziative apporteranno un elevato know-how tecnico alla Fondazione Montagna sicura e alla Regione – chiude Giardini – con investimenti strategici e mirati, fruibili in diverse situazioni che potrebbero crearsi sul territorio valdostano”.

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