Stralciare dal Defr la realizzazione del collegamento intervallivo di Cime Bianche “per l’impatto ambientale e i discutibile ritorni economici che questo comporta”. E’ l’appello lanciato dal Giovani democratici della Valle d’Aosta. “Un appello che lanciamo come giovani e componente attiva del Partito, un appello che sappiamo essere condiviso da molti militanti e simpatizzanti, per un processo di rinnovamento che riporti il Pd sui propri passi su questo tema, affinché si unisca, nonostante tutto, agli altri movimenti progressisti valdostani”.
Per i giovani democratici, nonostante le differenze fra i vari movimenti politici progressisti valdostani, “alcune battaglie sono imprescindibili e ci uniscono inevitabilmente. Quella per la salvaguardia del vallone di Cime Bianche è una di queste. Prendere una posizione netta su questo tema che sia ragionevole, al passo coi tempi e rispettosa degli ideali che stanno alla base del nostro fare politica, riteniamo possa essere il primo passo verso un cambio di marcia che porti a una vera e necessaria riorganizzazione del campo progressista nella nostra Regione”.
Nei giorni scorsi Rete Civica e Adu VdA avevano denunciato come all’interno del Defr 2024-2026 il Governo regionale avesse inserito come priorità “l’avvio dell’iter autorizzatorio di fattibilità tecnico-economica del collegamento Cime Bianche”. Progetto di fattibilità tecnico-economica, che in quanto prima fase di progettazione per realizzare un’opera, conferma la volontà di Giunta e maggioranza regionale di procedere con il collegamento “senza che lo Studio propedeutico costato oltre 400 mila euro sia stato esaminato e valutato dal Consiglio regionale, come era stato solennemente affermato in tutti i precedenti DEFR approvati dal 2020 in poi”.
Premio Meroni 2023 al progetto fotografico Cime Bianche
Nel frattempo Annamaria Gremmo, ideatrice del progetto fotografico Ultimo Vallone selvaggio insieme a Marco Soggetto e Francesco Sisti, e fondatrice del Comitato Insieme per Cime bianche, ha ricevuto nei giorni scorsi il premio della sezione ambiente e quello del pubblico del Premio Marcello Meroni, giunto alla XV edizione, tenutasi nella cornice di Palazzo Marino, a Milano, e dedicata a chi “in ambiente montano, riesce a essere un esempio positivo”.
“Annamaria Gremmo ha vinto questi due premi grazie all’impegno, alla determinazione e alla costanza con i quali si è impegnata, in Valle e fuori Valle, in Italia e in Europa, in difesa del bene comune costituito dall’Ultimo Vallone selvaggio – dichiara Beatrice Feder, presidente del Comitato. – A lei le congratulazioni, l’amicizia e la gratitudine nostra personale e di tutto il Comitato Insieme per Cime Bianche.”