Negli ultimi 22 anni i ghiacciai della Valle d’Aosta sono diminuiti dai 216 contati nel 1999 ai 184 del 2020, con una perdita di 32 ghiacciai su tutto il territorio. Lo ha confermato il “Report annuale sui ghiacciai valdostani” relativo al 2023, compilato nell’ambito delle attività della Cabina di regia dei ghiacciai valdostani. Disponibile sul sito web “sottoZERO”, la ricerca si nutre della collaborazione tecnica di Fondazione Montagna Sicura, Agenzia Arpa, Società Meteorologica Italiana e Centro funzionale regionale.
I dati
Secondo il report i ghiacciai valdostani hanno subito nell’ultimo ventennio una riduzione annuale di 1,5 chilometri quadrati di ghiaccio oltre che una riduzione totale di 34 chilometri quadrati di ghiaccio, corrispondente a circa il 22% della superficie glaciale di tutta la regione. Mentre nel 2022 il ritiro medio delle loro fronti è stato di circa 18 metri, contro i 46 metri registrati l’anno precedente, la perdita di massa stimata è stata di -2123 millimetri di acqua equivalente, quasi il doppio rispetto alla media già negativa degli ultimi 22 anni.
Tali condizioni glaciologiche si devono prettamente alla scarsa quantità di precipitazioni occorsa l’anno passato, che ammonta a 664 millimetri contro la media di 984 millimetri riscontrata tra 2002 e 2020 (-33%). A sua volta, questo ha generato accumuli di neve fresca pari a soli 358 centimetri contro una media di 486 centimetri (-26%); l’altezza media della neve al suolo è stata di 90 centimetri (-38% rispetto alla media di 144 centimetri). A tali aspetti si aggiungono temperature dai valori nettamente superiori al passato, con medie annue di +2 °C rispetto al periodo 2002/2020 e medie invece estive di +1.7 °C rispetto al periodo 2002/2022.
“Nonostante le nevicate ricevute in extremis, il quadro dello stato di salute dei ghiacciai valdostani rimane comunque di difficoltà, con minori precipitazioni invernali e stagioni di intensa e prolungata fusione – ha chiarificato il direttore generale dell’Agenzia Arpa, Igor Rubbo -. Oltre alla riduzione della massa glaciale e l’arretramento delle fronti, proseguono la frammentazione degli apparati, l’emersione di isole rocciose più o meno ampie e l’aumento della copertura detritica che possono ampliare le dinamiche di fusione future”.
I ghiacciai della Valle d’Aosta
Con i suoi 184 ghiacciai, la Valle d’Aosta ricopre circa un terzo della superficie glacializzata nazionale. Come spiegato dal presidente di Fondazione Montagna Sicura, Guido Giardini, i dati che li concernono sono stati recentemente aggiornati e saranno nuovamente sottoposti a monitoraggio entro i primi mesi del 2024.
“Anche il 2023 è stato ancora un anno difficile per i nostri ghiacciai in quanto in diverse zone l’apporto nivale è stato scarso, le temperature sono state elevate con un autunno ancora caldo e avaro di precipitazioni – commenta l’assessore regionale Agricoltura e risorse naturali, Davide Sapinet -. “SottoZERO” è un punto di partenza imprescindibile di ogni ragionamento per scelte più adeguate alle nostre realtà sociali ed economiche nei prossimi decenni, che vanno condivise con i popoli che da sempre si sono adattati alla dura realtà della montagna”.