La bonifica delle aree ex Ilssa Viola e Balzano sarà finanziata con fondi del Pnrr

Nell'elenco approvato dal Ministero della Transizione ecologica figurano anche l'area a sud dello Stadio Comunale Brunod a Châtillon e i siti adibiti a deposito incontrollato di scorie da attività metallurgica a Pont-Saint-Martin. La deputata Tripodi: "Frutto di un importante lavoro iniziato dal M5S".
Area ex Balzano Verrès
Ambiente

Arriveranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza i fondi per riqualificare le ex aree industriali dell’Ilssa Viola a Pont-Saint-Martin, l’area a sud dello Stadio Comunale Brunod a Châtillon, i siti adibiti a deposito incontrollato di scorie da attività metallurgica a Pont-Saint-Martin ma anche l’area ex Balzano di Verrès. Ad annunciarlo è la deputata Elisa Tripodi.

Il Ministero della Transizione ecologica ha approvato il 22 novembre scorso l’elenco degli oltre 260 “siti orfani” individuati dalle Regioni che saranno riqualificati grazie a un investimento di oltre 5 miliardi di euro previsti dal Pnrr.

“Questo è il frutto di un importante lavoro iniziato dal M5S assieme al ministro Costa e proseguito ora grazie alla dedizione e l’attenzione della sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana” commenta la vicepresidente alla camera del Movimento 5 Stelle Elisa Tripodi.

Per “sito orfano” si intende “un’area potenzialmente contaminata per la quale il responsabile dell’inquinamento non è individuabile o non provvede a tutti gli adempimenti normativi previsti. In tutti questi casi l’onere degli interventi sostitutivi di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale è in carico alla pubblica amministrazione.”

Il decreto consentirà l’avvio delle fasi di bonifica, sgravando le amministrazioni locali di un onere particolarmente gravoso.

“Il futuro che ci attende richiede normative al passo con le nuove tecnologie disponibili e che siano in grado di rispettare le tempistiche necessarie per accedere ai fondi europei – continua Elisa Tripodi – bisogna incentivare comportamenti virtuosi e favorire la nascita di imprese green in aree potenzialmente inquinate, arrivando così a fornire soluzioni che siano in grado di restituire alla popolazione un territorio fruibile nella sua interezza e soprattutto non inquinato”.

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