I valori medi di concentrazione delle polveri sottili Pm10 e Pm2.5 in Valle d’Aosta del mese di gennaio non preoccupano. Anzi, restano in linea con le medie del periodo degli anni precedenti.
Tranne uno: lo “strano caso” di Étroubles, che ha visto ben sei superamenti dei valori di Pm10 a dicembre e tre nel mese di gennaio. Il dato emerge dal report sulla Qualità dell’aria di Arpa Valle d’Aosta, che come un mese fa cerca di dare una risposta: “In questo periodo il numero di superamenti rilevato a Étroubles è stato sensibilmente superiore rispetto ad Aosta”
Infatti, “nella stazione di piazza Plouves sono stati rilevati due superamenti a dicembre 2024 e nessun superamento a gennaio 2025” scrive l’Azienda di protezione ambientale. Ma “questa differenza interessa solo alcune particolari giornate, in quanto in questi ultimi due mesi il valore medio di Pm10 di Étroubles è risultato pari o inferiore rispetto a quello di Aosta-Plouves”.
Cosa succede a Étroubles?
Quindi, Arpa spiega che “dall’analisi dei dati di misura, possiamo affermare che tale differenza è dovuta al fenomeno del risollevamento della polvere presente sulla superficie stradale a seguito del passaggio degli automezzi”. Effetto “molto evidente nella stazione di Étroubles” e dovuto, da un lato, per “la particolare localizzazione della stazione, in diretta prossimità della strada”, e dall’altro – come già ipotizzato a dicembre – per “la pratica di salatura e sabbiatura delle strade durante il periodo invernale”.
La stazione di misura di Étroubles, infatti, “è deputata al monitoraggio dell’impatto provocato dagli automezzi diretti al tunnel del Gran San Bernardo ed è localizzata all’interno di un parcheggio auto, al bordo della carreggiata stradale della statale 27 che conduce al traforo del Gran San Bernardo”, mentre il parcheggio stesso “è localizzato nel mezzo di un tornante in pendenza” e “pertanto la carreggiata stradale circonda la stazione su tre lati”. Dato facilmente riscontrabile dalle immagini:

Riguardo la salatura e la sabbiatura delle strade, Arpa aggiunge: “Si può supporre che in tale tratto stradale sia condotta in maniera più intensa rispetto ad Aosta. Inoltre, le condizioni di siccità che hanno caratterizzato questi ultimi due mesi hanno favorito il risollevamento della polvere dalla strada”.
In “soldoni”, l’Agenzia spiega, a livello generale, che “i valori medi di concentrazione di polveri sono analoghi a quelli del mese di dicembre 2024 e in linea con le medie del periodo degli anni precedenti. Nelle stazioni di Aosta è stato rilevato un solo superamento del Pm10 a Liconi. Nella stessa giornata, il superamento è stato rilevato anche nella stazione rurale di Donnas, riconducibile ad un fenomeno di trasposto di polveri dalla Pianura Padana. Nella stazione da traffico di Étroubles sono stati rilevati tre superamenti del Pm10 riconducibili al risollevamento di polvere stradale da parte degli automezzi”.
Dati a confronto
A questo punto, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ha cercato di incrociare i dati dei superamenti. Ne emerge che, si legge nell’approfondimento alle gato al report, “in due giornate di dicembre c’è stato il superamento di Pm10 sia a Étroubles sia ad Aosta-Plouves e i valori rilevati sono confrontabili tra loro” ma anche che “nelle altre sette giornate, invece, le differenze sul Pm10 sono molto marcate (dal 20 per cento al 60 per cento)”.
Infatti, “in tali sette giornate i valori della frazione Pm2.5, più fine del PM10, sono risultati molto più bassi nella stazione di Étroubles rispetto a quella di Aosta-Plouves. La frazione più fine è solitamente legata a sorgenti di combustione (impianti di riscaldamento, gas di scarico degli automezzi). Questo significa che il superamento è stato determinato dalla frazione più grossolana delle polveri Pm10 che è tipicamente legata a polveri di origine terrigena o da sfridi meccanici”.

Nessuna criticità
Arpa tiene però ad una precisazione: “I superamenti riscontrati negli ultimi due mesi non costituiscono comunque una criticità per il rispetto dei limiti di legge”. Questo perché “il limite giornaliero previsto dalla normativa è di 50 µg/m3 e non deve essere superato per più di 35 giorni all’anno”.
Qui, invece, “il limite di 35 giornate/anno non è mai stato superato nelle stazioni della rete regionale negli ultimi anni e nella stazione di Étroubles il valore più elevato degli ultimi cinque anni è stato rilevato nel 2021 con 11 superamenti/anno”.
Gli altri inquinanti
Anche il resto dei rilievi Arpa sulla qualità dell’aria non rileva dati preoccupanti. Anzi. Nel report si indica che, riguardo al biossido di azoto (NO2) “non si registrano superamenti del limite normativo e i valori sono inferiori a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti. I valori di concentrazione sono analoghi a quelli del mese di dicembre, ad eccezione di quelli misurati presso la stazione di Courmayeur-Entrèves che risultano mediamente più elevati”.
Men che meno preoccupano le concertazioni di ozono(O2): “Nel periodo invernale – chiude Arpa – i valori di ozono sono bassi e non presentano criticità per il rispetto dei valori limite”.
Una risposta
Ma sì… facciamo la seconda canna del Bianco, tanto…
Una ferrovia per traghettare i TIR attraverso la VdA?