È stato liberato martedì scorso, 12 aprile, sulla collina sopra Quart, un esemplare di biancone (Circaetus gallicus). L’animale, un esemplare di maschio adulto, era stato ritrovato ferito a Lillaz – Cogne – il 7 luglio 2021.
L’operazione è stata eseguita dalla Struttura Flora e Fauna del Dipartimento Risorse naturali e Corpo forestale dell’Assessirato dell’Agricoltura.
Il biancone è un rapace migratore presente in Valle d’Aosta solo nel periodo estivo con una quindicina di coppie, si nutre principalmente di rettili e, secondo le indicazioni della red list della IUCN – l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura –, è una specie considerata “vulnerabile”.
Recuperato dal Corpo forestale della Valle d’Aosta, l’esemplare è stato trasportato presso il Cras, il Centro recupero animali selvatici, dove i veterinari hanno constatato la frattura della clavicola e del coracoide dell’ala sinistra, osso fondamentale per il volo.
Poiché a fine settembre, periodo in cui la specie migra verso le zone di svernamento in Africa, l’esemplare non era ancora in grado di volare, è rimasto al Cras, in un’apposita voliera con una zona coibentata per proteggerlo dal freddo.
I veterinari del Centro, nelle giornate calde, hanno proceduto a riabilitare il rapace con specifiche sezioni di volo controllato all’interno della struttura.
Il biancone non è stato rilasciato nel sito di ritrovamento – spiega l’Assessorato – poiché dalle analisi genetiche effettuate dal laboratorio settore biotecnologie del Museo regionale di Scienze naturali E. Noussan non è risultato appartenere alle coppie presenti in zona.
Per questo, infatti, è stata scelta una località con habitat favorevole alla specie ma sufficientemente distante da siti riproduttivi delle coppie conosciute.
Nell’ambito di una collaborazione con il Centro di ricerca scientifica Max Planck Institute di Monaco di Baviera, l’animale è stato dotato di un segnalatore GPS che consentirà di seguirne gli spostamenti per approfondire le conoscenze e le abitudini della specie.