Il tono è quello dello “sfogo”, ma l’esasperazione di fondo c’è, ed è reale: “Ormai è lo sport nazionale – scrive sui suoi canali social il sindaco Fabrizio Bertholin postando una serie di immagini scattate in cinque punti diversi del Comune –. Saremo costretti a mettere le telecamere dove mancano, con una spesa folle, sia di acquisto che di gestione (considerando di coprire tutti i punti di raccolta, che nel nostro comune sono tantissimi), soldi che si potrebbero utilizzare per tante altre cose”.
Quart fa i conti con un “problema rifiuti”, e l’Amministrazione cerca di trovare una soluzione. Interpellato, Bertholin spiega: “Pubblichiamo periodicamente articoli informativi sulla rivista comunale, mando messaggi su Telegram e su WhatsApp ai cittadini, ma si arriva sempre a poco. Quel post è uno sfogo, ma in alcuni posti dovremo andare ad integrare le telecamere. Ne abbiamo 60 da gestire, non solo nei centri di conferimento, e la spesa diventa impegnativa”.
Quella di lasciare rifiuti, soprattutto ingombranti, accanto ai bidoni dell’immondizia o ai molok “è una tendenza generalizzata – aggiunge il Primo cittadino di Quart –. E se si parla con altri sindaci il problema è diffuso un po’ ovunque. Il fatto è che non si fa il minimo sforzo per andare a conferire all’isola ecologica. È sempre successo, non so in questo momento siamo più sensibili, ma adesso mi sembra un comportamento più diffuso”.
Anche perché le novità nella raccolta dei rifiuti non sono ancora state introdotte. Lo saranno gradualmente – in tutta l’Unité Mont-Émilius – dopo luglio 2025. Dato positivo, per Bertholin: “Mi consola il fatto che il nuovo appalto prevederà anche il ritiro a domicilio degli ingombranti due volte l’anno – dice ancora il sindaco –. E che, in teoria, dovrebbe prevedere azioni di vigilanza istituiti da una specie di ‘ispettori ambientali’”.
In attesa della vigilanza prevista dalla gara, tocca implementare le videocamere: “In alcune zone del Comune saranno ottimizzate. E funzionano perché qualcuno è già stato sanzionato. Ma, inserire più telecamere significa spendere più risorse e impegnare maggiormente gli agenti della Polizia locale per visionare il materiale, togliendo loro tempo per le altre mansioni”.
Una risposta
Problemi simili attanagliano tutta la VdA.
Nel condominio dove abito ci siamo ritrovati il cassonetto pieno di robaccia altrui (con tanto di video, poiché abbiamo messo la sorveglianza), ma alla fine abbiamo dovuto pagare 150 € per farlo svuotare e smaltire separatamente.
La videosorveglianza non risolve il problema di fondo (culturale/civile).
Diciamo che l’attuale gestione non funziona, ma non saprei neppure proporre una soluzione efficace.