“Abbiamo concordato i cronoprogrammi che ad oggi garantiranno la piena realizzazione del progetto”. A riferire oggi in IV Commissione gli esiti dell’incontro avuto ieri, mercoledì 3 maggio a Roma, con il Ministero della Cultura sul bando borghi da 20 milioni di euro sono il sindaco di Arvier Mauro Lucianaz e gli Assessori agli Affari europei e beni culturali Luciano Caveri e Jean-Pierre Guichardaz.
“L’incontro con il Ministero è stato costruttivo e ci ha permesso di risolvere i dubbi procedurali per l’attuazione degli interventi – ha spiegato ai commissari Lucianaz – Per una realtà come Arvier un progetto così importante rappresenta una sfida che richiede un notevole sforzo alla struttura organizzativa, la quale opera su più comuni (Arvier, Avise, Saint-Nicolas e Valgrisenche): risulta quindi fondamentale il supporto che ci viene assicurato dalla Regione.”
Supporto confermato nelle parole dell’Assessore agli affari europei e PNRR, Luciano Caveri: “Nel rafforzamento delle forme di aiuto agli attuatori dei progetti PNRR un’attenzione particolare è data ad Arvier, di cui mi occupo da qualche settimana. I diversi incontri – compreso quello avuto a Roma – hanno mostrato bene il proseguimento del percorso e siamo tutti attivati per raggiungere il risultato, sapendo che non si può perdere tempo e men che meno le cospicue risorse”.
Per l’Assessore Guichardaz: “Il progetto “Arvier agile” ha un’ampia envergure e potrà avere delle ricadute sia sul territorio di riferimento che sull’intera regione. La positiva e utile progettazione, al servizio dell’interesse collettivo, credo sia stata ben valutata sia dal Ministero che dalla Commissione consiliare.”
Bando borghi, i ritardi e le criticità del progetto: la Corte dei Conti “bacchetta” Arvier
Se il concepimento del progetto vincitore del bando borghi in Valle d’Aosta è stato “travagliato”, anche il parto del progetto Arvier Agile si sta rilevando tutt’altro che semplice. A ricordarlo è la sezione di controllo della Corte dei Conti. Nella prima relazione sull’iniziativa a cui sono stati assegnati i 20 milioni di euro del Pnrr, i relatori Franco Vietti e Roberto d’Alessandro fotografano “una situazione di incertezza che potrebbe determinare ritardi nel raggiungimento degli obiettivi progettuali nei tempi prestabiliti, tenuto conto, inoltre, che, come riscontrato dallo stesso Soggetto attuatore (Nda il comune di Arvier), la struttura tecnico-amministrativa attualmente operativa risulta già in sofferenza a presidiare le attività ordinarie”. Per otto delle dodici azioni del progetto i ritardi sono già evidenti e hanno “comportato il mancato rispetto delle prime scadenze”.
Fra le principali criticità del progetto, la sezione di controllo evidenzia come un piccolo comune, quale Arvier, si sia visto assegnare 20 milioni di euro, “circa 5 volte l’ordinaria dimensione quantitativa del bilancio dell’Ente“, che andrà gestito da “una struttura tecnico-amministrativa già in sofferenza nel gestire l’attività ordinaria”. Inoltre la pioggia di soldi arriva in un momento in cui l’ente “sta fronteggiando un cambiamento dei sistemi informatici gestionali che, presumibilmente, comporterà anche dei cambiamenti significativi dei processi organizzativi sinora adottati e dei rallentamenti dell’azione amministrativa sino alla messa a regime”. Aspetti che non sono stati valutati nella fase di presentazione del progetto. Ulteriore profilo di criticità è rappresentato dalle modalità di erogazione del finanziamento, con un 10% massimo di anticipo e il resto come contributo a rendicontazione. Il Comune di Arvier dovrà, quindi, pagare di tasca propria 18 milioni di euro “a fronte di una disponibilità di cassa media accertata nel triennio 2019-2021 pari euro 667.275,44″. I flussi di liquidità nell’ordinaria disponibilità dell’Ente “potrebbero non essere sufficienti per far fronte ai pagamenti, in ciò rappresentando un profilo di criticità in ordine al mantenimento degli equilibri di bilancio, di cui appare consapevole, oggi, l’Ente stesso, senza però che siano state ancora individuate possibili soluzioni (se non un’interlocuzione sul punto con l’Amministrazione regionale)”.
A complicare il quadro è poi, secondo i consiglieri della Corte dei Conti, la mancanza di “cronoprogrammi finanziari, con l’indicazione del dettaglio e del timing delle spese da sostenere: di fatto ciò fa emergere chiaramente con l’Ente si trovi in oggettive difficoltà nell’individuare una programmazione progettuale dotata della necessaria attendibilità in relazione a tutte le fasi degli interventi prefigurati”.
Ma la prima colpa del progetto, secondo la sezione di controllo della Corte dei Conti, sta nella sua “incompletezza“, come peraltro rilevato nel provvedimento con cui la Giunta regionale nei mesi scorsi ha aggiudicato i 20 milioni di euro ad Arvier.
“I singoli interventi non sono definiti in dettaglio ma saranno più compiutamente affrontati nella fase di attuazione del progetto…manca una valutazione rischi che potrebbe mettere in evidenza qualche difficoltà attuativa nella sperimentazione dell’approccio di sviluppo e ricerca proposto. – spiegava la delibera – Il piano finanziario andrebbe ulteriormente dettagliato”. Aspetti che ad oggi non sono “ancora predisposti” e “rappresentano un gap che l’Ente non è stato in grado di recuperare nel periodo di tempo intercorrente dall’avvenuta assegnazione delle risorse e il termine individuato nella proposta progettuale” di fine dicembre 2022.
Non va meglio neppure sul modello di governance del progetto, con “ritardi accumulati nel reperimento di alcune figure professionali” che “non hanno consentito all’Ente di costituire il GAAA (Gruppo per l’attuazione di Arvier Agile) che, nelle intenzioni del Soggetto attuatore, dovrebbe rappresentare il fulcro della governance progettuale”. A parte “l’incompleta definizione della governance di progetto”, il comune di Arvier mostra “palesi difficoltà anche di tipo operativo-gestionale” legate ad una struttura organizzativa “insufficiente a reggere l’incremento delle attività “straordinarie”, assicurando, nel contempo, il corretto presidio di quelle ordinarie”. Carenze che non possono essere colmate dal “supporto tecnico attivato dall’Amministrazione regionale, che non solo appare conforme alle prescrizioni del Disciplinare d’obblighi ma risulta anche integrato da ulteriori interventi di sostegno tecnico, né dalle figure dei Project manager, quali unità a supporto della gestione progettuale prefigurate dall’Ente, che attengono ad ambiti di governance gestionale-direzionale differenti dall’attività amministrativa di competenza dei vari Servizi“.
Le criticità segnalate dalla sezione di controllo della Corte dei Conti sono condivise anche dall’Unità di Missione per l’attuazione del PNRR presso il Ministero della Cultura che il 3 aprile scorso evidenziava “le proprie preoccupazioni sull’avanzamento del progetto che risulta ancora nella fase di avvio delle progettazioni e di sviluppo delle idee e dei contenuti“, evidenziando la necessità entro fine settembre di dar corso ad almeno un cantiere di “assoluta rilevanza”.
Per “fare il punto della situazione” domani, mercoledì 3 maggio, gli assessori Caveri e Guichardaz prenderanno parte ad un incontro presso il Ministero della Cultura a Roma. “L’unico borgo ad essere per ora sottoposto alla relazione della sezione di controllo della Corte dei Conti è Arvier” evidenziava oggi l’Assessore Luciano Caveri. “E’ chiaro che la situazione è delicata, ma la condividiamo con altri borghi. I tempi sono molto ristretti, siamo vicini al Comune per trovare le soluzioni migliori”.