Non c’è pace per il bando sulla rigenerazione dei borghi indetto dalla Regione Valle d’Aosta, nell’ambito del Pnrr, e assegnato al comune di Fontainemore. Dopo la notizia di questa mattina, dell’apertura da parte della Procura della Repubblica, di un fascicolo (un “modello 45”, quindi al momento senza ipotesi di reato, né indagati) mirato ad approfondire il dossier, che ha visto il Comune di Fontainemore essere designato a ricevere i 20 milioni di euro per la “rinascita” del borgo di Boure de Gris, arriva anche il primo ricorso al Tar della Valle d’Aosta.
A proporlo è il Comune di Bard, che chiede l’annullamento degli atti della procedura regionale, previa la loro sospensione in sede cautelare.
“L’Amministrazione comunale di Bard – spiega la sindaca di Bard Silvana Martino – si rimette, dunque, all’autorevole sindacato di competenza della Giustizia Amministrativa al fine dell’apprezzamento dei profili d’illegittimità della procedura di selezione condotta dagli organi regionali”.
A Fontainemore erano stati attribuiti dalla Commissione istituita dalla Regione 141 punti su 200. Al secondo posto si era piazzato invece “Agile Arvier. La cultura del cambiamento” (131 punti su 200), mentre al terzo posto era arrivato il progetto di Bard “La Comunità di Bard costruisce il proprio futuro” (117/200). Nella seduta di ieri del Consiglio regionale i gruppi della Lega Vda e di Pour l’Autonomie avevano lamentano la mancanza di trasparenza sui criteri con cui i progetti erano stati selezionati.
Lega Vda e Baccega chiedono una Commissione d’inchiesta
In chiusura dei lavori del Consiglio regionale il gruppo della Lega Vda e il consigliere di Forza Italia Mauro Baccega hanno presentato una risoluzione per la costituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta per approfondire e verificare tutti gli atti relativi al bando per la rigenerazione culturale sociale ed economica dei borghi nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’iniziativa è stata rinviata alla prossima adunanza. La seduta, convocata fino alle ore 20, si è chiusa dopo una riunione dei gruppi di maggioranza, criticata al ritorno in aula dalla minoranza.