Riqualificazione del borgo Bard, prendono forma i progetti dell’Albergo reale e dell’Hôtel Stendhal

Mentre il primo sarà destinato a ospitare un bar con ristorante nonché a ritagliare spazio per negozi, sale di co-working e servizi turistici, il secondo manterrà la propria funzione alberghiera integrandola con la “Maison des artistes”.
Borgo di Bard
Comuni

È trascorso circa un anno da quando l’amministrazione comunale di Bard ha accolto la sfida di rilanciare il proprio borgo, pressoché spopolato e tendenzialmente ignorato rispetto al più conosciuto Forte. Durante la riunione di Consiglio tenutasi lunedì 6 febbraio, sono già stati compiuti due primi e importanti passi proprio nella direzione della riqualificazione, ovverosia la proposta di acquisto del novecentesco ex Albergo reale e l’idea di rinfunzionalizzazione dell’Hôtel Stendhal.

L’ex Albergo reale

Attualmente di proprietà della società Albergo reale srl, l’ex Albergo reale è sito nella centrale località capoluogo e in contiguità con il perimetro dell’area del Forte. A seguito dell’acquisizione da parte del Comune, che ha stanziato per l’immobile una somma massima di 105 mila euro, esso sarà anzitutto sottoposto ad adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico in vista della sua futura destinazione.

“Nell’idea di questa amministrazione, la struttura sarà dedicata prevalentemente a fornire servizi tra cui un parcheggio, un ufficio postale, un portale di informazioni turistiche, un centro direzionale per il nostro albergo diffuso e una area di carico e scarico merci – spiega la sindaca di Bard, Silvana Martino -. Proprio in tale punto di accesso al borgo, la cui pedonalizzazione rappresenterà un elemento fondamentale per garantire una regolare viabilità, verranno anche posizionate varie attività commerciali e di promozione territoriale”.

“Un grande peso”

L’iniziativa è stata approvata con 6 voti favorevoli e 3 voti contrari espressi dai consiglieri di minoranza Franco Carlo Andrea Mazzina e Michel Grivon e dal consigliere di maggioranza Ettore Seccafien. In particolare, a non convincere gli esponenti della lista “Esperienza e innovazione per Bard” è “l’idea che l’acquisto di tale immobile possa rivelarsi per il Comune un grande peso soprattutto in quanto, a oggi, non è definito il progetto di dettaglio per il suo futuro utilizzo”. Pur sottolineando la volontà di sistemazione dell’ex Albergo reale espressa dall’intera popolazione, Mazzina aggiunge che “l’amministrazione non è stata capace di sollecitare la proprietà alla messa in sicurezza, la quale, una volta acquisita la struttura, sarà a carico dell’ente”.

L’Hôtel Stendhal

Sito all’ombra del Forte in Piazza Cavour, l’Hôtel Stendhal è attualmente di proprietà del Comune ma dal 2009 concesso in uso e gestione all’Associazione Forte di BardIl neo approvato progetto di fattibilità tecnico-economica destina l’edificio a “Maison des artistes”, trasformandolo in un luogo polifunzionale che associ residenza e attività varie.

“Si tratta di uno spazio dove artisti e fruitori di arte possono trovare la loro fucina, una proposta tesa all’innovazione e strutturata con una serie di infrastrutture tecnologiche che permettano di praticare arte e sviluppare una rete di professionisti attivi anche da remoto – continua Martino -. Oltre ad aree dedicate a installazioni e gallerie, non mancheranno corsi e laboratori seguiti da professionisti e frequentabili anche a distanza in modalità telematica”.

L’albergo diffuso

Si ricollega al progetto di sviluppo integrato di Bard anche l’idea di creare una sorta di albergo diffuso tra le vie del paese che abbia proprio presso l’Hôtel Stendhal la sua prossima reception.

“Riuscendo a movimentare il borgo con proposte che possano avere un richiamo turistico, sarà semplice rilanciare anche le attività economiche che vi gravitano attorno, tra cui anche la ricettività privata – commenta ancora la prima cittadina -. I proprietari di alcune delle case sfitte delle vie centrali e limitrofe saranno così magari invogliati a ristrutturare le proprie dimore per fare fronte a una domanda di soggiorno in progressivo incremento sulla base dell’offerta”.

“Investire su interventi utili”

Nemmeno tale seconda iniziativa ha ricevuto, al momento della votazione in Consiglio, il parere favorevole di Mazzina, Grivon e Seccafien. La manifestazione di contrarietà ha seguito un lungo dibattito esordito con l’osservazione da parte dello stesso Mazzina dell’assenza di delibere di cessione della struttura da parte dell’attuale gestrice al Comune; prima di ricordare che l’idea è stata condivisa con l’associazione, la sindaca Silvana Martino ha precisato che “non si tratta di interventi di manutenzione straordinaria ma di un progetto di riqualificazione e rifunzionalizzazione di ben più ampio respiro che esula, pertanto, dal perimetro della convenzione in essere”.

Non sono poi mancate ulteriori critiche da parte di Seccafien sulla necessità di “investire su interventi utili alla popolazione come la messa in sicurezza di edifici” nonché sul fatto che “sarebbe invece compito altrui realizzare questo tipo di progetto evitando così di intaccare fortemente le casse comunali”. Riagganciandosi al collega consigliere, Mazzina ha fatto in ultimo notare quando fosse forse “più sensato dare nuova vita alla struttura riproponendolo come albergo piuttosto che riqualificarlo in tale maniera”.

Tra costi e tempistiche

Il costo totale stimato per interventi sull’ex Albergo reale ammonta a circa 3 milioni e 800 mila euro, i quali saranno investiti negli anni a venire dopo la prima fase di trattativa formale con l’azienda proprietaria attualmente in svolgimento. Le tempistiche per l’ultimazione del progetto, la cui gestione passerà attraverso un project financing, dipenderanno da risposte degli interlocutori e variabili di progetto e lavori.

“A breve speriamo di poter procedere con l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva e con la successiva ristrutturazione dell’Hôtel Stendhal, del quale poi dovremmo individuare il futuro gestore di concerto con il Forte – anticipa la sindaca, che spera di poter vedere l’iniziativa conclusa al più tardi entro la prima metà del 2024 -. Il grosso della copertura finanziaria di circa 648 mila euro è già assicurato da fondi comunali, mentre una parte accessoria di sistemazione, ovverosia la riconversione di alcuni piccoli spazi in laboratori, è stata posta a finanziamento del programma Interreg VI-A France- Italia Alcotra 2021/2027”.

Anche in mancanza di approvazione europea, tuttavia, il progetto sarà comunque portato avanti coprendo i 50 mila euro di contributi con risorse comunali ed eventuali risparmi delle quote del Pnrr che saranno dedicati all’acquisto di attrezzature tecnologiche.

“Procediamo con ordine, cercando di completare anzitutto questi due progetti per poi aprirci ad altri fronti in futuro e sempre tenendo ben presenti le finanze del nostro ente – conclude Martino -. Siamo consci di compiere per ora soltanto piccoli passi, i quali tuttavia ci condurranno verso la realizzazione di un grande obiettivo”.

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