Chiude la pista di rotellistica di Montfleury, ad Aosta

La pista, di fronte all'impianto coperto di calcio a cinque, non è compresa nel progetto di rifacimento dell'area finanziato, da anni, dal "bando periferie" del 2017. Attualmente è stata individuata come area per gli spettacoli viaggianti e come zona di sosta durante gli eventi.
La pista di rotellistica ad Aosta, nell'area di Montfleury
Comuni

Dopo molte vicissitudini – il “bando periferie” di renziana memoria risale al lontano 2017 –, resta ancora l’incognita sui tempi della “Cittadella del calcio” nell’area di Montfleury, ad Aosta. A livello amministrativo, pare che qualcosa, lentamente, si muova. Ma una certezza c’è: nella zona non ci sarà più la pista di rotellistica, attualmente di fronte al campo coperto di calcio a cinque.

Valentina Liguori – Ct della Nazionale Inline Downhill e parte della sezione valdostana della Inline360 – spiega: “Siamo una asd riconosciuta dal Coni, dalla Federazione Italiana di Pattinaggio – Skate Italia e dalla Fisg che dal 2015 tiene corsi di pattinaggio a rotelle a Nus e ad Aosta. Da tre anni siamo gli unici concessionari della pista di pattinaggio di Montfleury, dove ci alleniamo tre giorni alla settimana. Questo è l’unico impianto per il pattinaggio di tutta la regione. Una squadra ne usufruisce da tre anni, malgrado le condizioni di deterioramento, con risultati che possono definirsi eccezionali”.

Con alcuni esempi: “Uno dei nostri ragazzi, a 15 anni, è stato già convocato in Nazionale Corsa, l’ambito più selettivo del pattinaggio action, mentre tre dei nostri atleti sono nella Nazionale Inline Downhill e i nostri allenatori, tutti residenti in Valle, sono allenatori di terzo livello, il massimo, di corsa e downhill – aggiunge Liguori –. Questo solo per dire che le professionalità in campo, qui, sono le massime possibili e che i nostri tesserati valdostani sono pochi numericamente, questo a causa della carenza di impianti, ma assolutamente competitivi sia in ambito nazionale che internazionale”.

Futuro ora a rischio: “Siamo consapevoli di essere una piccola realtà ed è per questo che avevamo proposto al Comune di Aosta di riasfaltare la pista preesistente a nostre spese – spiega ancora Liguori –. Un intervento di questo tipo costerebbe solo poche migliaia di euro ed è alla portata di chiunque, Comune o privato. Ricostruire un impianto di pattinaggio ex novo è un’impresa da milioni di euro che ovviamente non trova giustificazione al momento attuale. Per questo la demolizione di questo impianto storico della città di Aosta è unacampana a mortosu dieci anni di lavoro con i ragazzi della Valle d’Aosta e la fine del pattinaggio nella nostra regione”.

“Siamo senza parole – aggiunge –, così come l’assessora Sapinet che si è battuta invano per noi”.

Contattata, proprio Alina Sapinet – Assessora comunale allo Sviluppo economico, promozione turistica e sport – spiega la situazione: “Avevo chiesto di fare manutenzione, ma non è stato possibile. Purtroppo, non rientrava tra le priorità. La zona, oltre ad essere ricompresa nel finanziamento del ‘bando periferie’, oltretutto, è stata individuata come area per gli spettacoli viaggianti. Siamo obbligati a farlo per legge, e sono state individuate l’area di fronte al palaghiaccio e quella della pista di rotellistica”.

“Con il progetto su tutto il Monfleury che lentamente va avanti, non è stato possibile inserire l’area nel bando. Ho parlato con la dottoressa Liguori, si erano proposti loro stessi per rifare l’asfalto a loro spese, ma non è possibile – dice ancora Sapinet –. Questo perché l’area stessa viene utilizzata, tra le altre cose, anche a servizio della Festa dei calabresi e come zone di sosta per la Fiera di Sant’Orso. In questo modo diventava difficile anche darla ad uso esclusivo, vista la concomitanza con tutti gli altri utilizzi”.

A proposito di Monfleury, l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto spiega: “È l’unico progetto al quale non siamo riusciti a dare davvero ‘gambe’ per motivi vari, non ultimo il fatto che l’incarico professionale di allora non era completo. Ora lo, è con gli incarichi ad un archeologo e ad un geologo. Purtroppo, questo è un pezzo di programma rimasto sulla carta”.

Colpa dei tempi del “bando periferie”. Secondo Cometto non proprio: “Non penso – dice ancora –, perché grazie a quella linea di finanziamento abbiamo concluso il parcheggio di Excenex, atteso da tempo, il rifacimento della pavimentazione nel centro di Arpuilles, portiamo avanti i lavori per il prolungamento del sottopasso in piazza Manzetti e siamo al progetto definitivo per l’intervento in Regione Bioula (la realizzazione di una fognatura bianca e delle reti tecnologiche, ndr.). A Montfelury, purtroppo, è tutto molto complicato. Avevamo provato a proporre una tribuna tra i campi di calcio che ‘desse la schiena’ al cimitero, creando così una anche una barriera acustica, ma il progetto non andava bene”.

4 risposte

  1. L’importante è dare spazio ad una festa di qualche giorno all’anno,piuttosto che ad una attività sportiva,meglio farci un’altro campo da calcio,già perché no? Un parcheggio! …che schifo ,ma tranquilli alle prossime comunali/regionali prometteranno palazzetti sportivi per chiunque

  2. Complimenti alla giunta nuti: il quasi ex sindaco si è pregiato di comunicarci che ci lascia tanta bellezza. La pista di rotellistica è solo un dettaglio, trascurabile.

  3. I residui di questa amministrazione non devono più essere rieletti, cinque anni di sfaceli e improvvisazione. Vediamo di pensarci fra qualche settimana, perché se non si funziona bisogna essere eliminati.

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