La data è segnata sul calendario: dal 1° gennaio 2025 comincerà il passaggio di gestione completa del Servizio idrico integrato di Aosta dalla competenza comunale a quella del Sev, il Services des eaux valdôtaines, la società in house del Bim per la gestione unica di acquedotti, fognature e impianti di depurazione di tutta la regione.
Il dato è emerso oggi, durante i lavori della II Commissione consiliare di Aosta “Politiche del territorio e opere pubbliche”, con l’approvazione – che passerà nel prossimo Consiglio comunale – di un atto che attesta, in prima battuta, il passaggio di competenze per il solo servizio di depurazione.
La delibera è stata presentata in aula dall’ingegnere Marco Framarin, dirigente comunale responsabile – tra gli altri – della gestione del Servizio idrico integrato del capoluogo: “Questa delibera è un atto praticamente dovuto – ha detto –. È la prima di una triade di provvedimenti che riguarderà, nei prossimi mesi, la convenzione che quest’anno si dovrà stipulare tra il Comune e la Società Sev srl. Il terzo atto sarà invece quello più importante: una analoga delibera di subentro del Servizio acquedotto e fognatura da parte di Sev”.
“La delibera non parla del personale ma del servizio di depurazione, ovvero il primo passaggio – ha proseguito il dirigente –. La Sev ha approvato il proprio piano industriale. Dal 1° gennaio 2025 la stessa prenderà in gestione il Servizio idrico integrato del Comune di Aosta in maniera completa”. Con una specifica: “Non è richiesta una cessione in proprietà delle nostre reti, né ora né in futuro, ma una concessione a titolo gratuito”.
Ricostruendo lo “storico” dell’operazione Sev, Framarin spiega ai commissari: “È una situazione in cui si passa molto rapidamente, rispetto a diversi anni fa, da una gestione incentrata sui comuni ad un ente gestore unico a livello regionale che si occuperà di tuti e tre i servizi: acquedotto, fognatura e depurazione. Una società dalla gestione industriale, come prospettiva, che sarà il centro dell’azione di questi servizi essenziali e che dovrà realizzare una serie di investimenti per digitalizzare le reti e gestirle in maniera più moderna rispetto a quanto possa garantire un singolo comune o un singolo gestore”.
“Al momento, per 13 comuni e l’Unité Mont-Émilius, Sev si occupa del Servizio idrico integrato – ha aggiunto il dirigente –. Nei prossimi sei mesi è previsto il lavoro in Comune con le strutture del Comune di Aosta per arrivare al passaggio di consegne dal 1° gennaio 2025. In seguito, si aggiungeranno altre Unité per arrivare così, in pochi anni, a far gestire a Sev tutto il Servizio idrico. Sarà una società, quindi, di una certa rilevanza, alla stregua di Cva e altre realtà generali, ovviamente non con quel livello di utili”.
“E, finalmente, anche per fornitori e ai tavoli nazionale saremo rappresentati da una realtà di una certa dimensione e con prospettive di carattere industriale – ha concluso –. Per le amministrazioni ci sarà da fare attenzione all’aspetto tariffario. Perché è evidente che lo ‘scotto’ da pagare per il recupero degli investimenti non deve essere eccessivamente alto”.
La delibera – che passerà al vaglio del prossimo Consiglio comunale, previsto per il 27 ed il 28 marzo – è stata approvata con cinque voti favorevoli (i commissari di maggioranza e Sergio Togni della Lega) e una astensione (Roberta Carla Balbis de La Renaissance).
2 risposte
C’è davvero puzza di inciucio per far diventare l’acqua, che è un bene di tutti e necessario a tutti, un bene “di lusso”.
Zitti zitti… atto dovuto… inevitabile…
… servizio idrico integrato … la porta aperta (spalancata?) alla privatizzazione dell’acqua?