Il progetto era già in itinere, ora il Consiglio comunale di Aosta ha approvato all’unanimità – nella seduta di questa mattina, mercoledì 26 marzo – la bozza di convenzione per l’esercizio in forma associata delle competenze per la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili, le cosiddette Cer.
La convenzione – che per quanto riguarda il Comune di Aosta verrà sottoscritta dal Sindaco – disciplinerà i rapporti con l’Unité Mont-Émilius e altri quattro enti aderenti, e costituisce l’avvio dell’iter per la costituzione di Cer.
In particolare, l’iniziativa coinvolge 15 comuni. Di questi, dieci sono parte dell’Unité Mont-Émilius oltre ai comuni di Aosta, Aymavilles, Saint-Pierre, Sarre e Verrayes. Insomma, la Plaine d’Aoste che comprende oltre 67mila abitanti (più della metà della popolazione regionale), numerose attività artigianali, piccole e medie imprese e grandi superfici commerciali.
La convenzione individua come soggetto capofila l’Unité Mont-Émilius, supportata da una cabina di regia tecnico-amministrativa, che avrà innanzitutto il compito di avviare gli studi di pre-fattibilità sulle tre cabine primarie interessate e richiedere il contributo regionale a copertura di tutte le spese fino alla costituzione della Cer.
La convenzione, spiega una nota da piazza Chanoux, rappresenta il passo propedeutico allo svolgimento degli studi di pre-fattibilità che avranno l’obiettivo di definire le potenzialità energetiche dei territori, identificare la forma giuridica, pervenire alla costituzione formale della Cer e avviare le attività di promozione per l’adesione di cittadini, imprese, enti religiosi e associativi.
“Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione all’unanimità dell’atto che dà finalmente corso agli indirizzi affermati dal Consiglio comunale, contenuti nel Documento Unico di Programmazione e nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima in merito alla costituzione di Comunità energetiche rinnovabili nel nostro territorio – spiega l’assessore all’Ambiente Loris Sartore –. Le Cer rappresentano un passo importante verso la transizione energetica consentendo di incrementare l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, come peraltro previsto nel Piano energetico ambientale regionale, e di ridurre le emissioni in atmosfera causa dei cambiamenti climatici”.
“Le Comunità energetiche sono libere aggregazioni che nascono con lo scopo di produrre e condividere in ambito locale energia elettrica generata da impianti a fonte rinnovabile – aggiunge Sartore –. Quella che verrà costituita nel territorio della Plaine d’Aoste parte su iniziativa pubblica, ma ha come primo obiettivo di coinvolgere i privati in forma singola o aggregati in attività artigianali e imprenditoriale, le parrocchie e le associazioni del Terzo settore che siano produttori, consumatori o entrambe le cose, i cosiddetti prosumer. Lo scopo è di condividere l’energia prodotta ottenendo benefici ambientali per la riduzione delle emissioni, economici per l’utilizzo di energia a costi inferiori e sociali per combattere la povertà energetica e per il reimpiego dei ritorni economici a favore della collettività”.