Liceo sportivo a Pont-Saint-Martin, delusione a Saint-Vincent

500 mila euro al Comune della Bassa Valle per la realizzazione di una scuola a indirizzo sportivo. Nel 2022, si pensava di colmare il vuoto lasciato dalla chiusura del liceo scientifico e dell'ex Ipr con un liceo sportivo a Saint-Vincent.
Saint-Vincent. Foto Alice Dufour
Comuni

Il sogno di un liceo sportivo a Saint-Vincent svanisce come un soffio su un dente di leone. Con l’approvazione dell’assestamento al bilancio di previsione per l’anno 2025 e la seconda variazione, Pont-Saint-Martin riceverà 500 mila euro per la realizzazione di una scuola a indirizzo sportivo.

Nel disegno di legge, approvato in Giunta regionale venerdì 30 maggio, si precisa che il contributo straordinario al Comune della Bassa Valle è “finalizzato all’acquisizione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), relativo ai lavori di realizzazione di una struttura di scuola secondaria di primo e di secondo grado innovativa che integri un’istruzione di qualità con un’offerta formativa orientata allo sport e alle professioni connesse alla montagna e al turismo”. L’iniziativa punta a integrare e diversificare l’attuale proposta educativa regionale, in particolare in ambito sportivo. Un intervento strategico che intende costruire un’identità scolastica esclusiva per la Bassa Valle.

L’ipotesi di un liceo sportivo per compensare la perdita dell’ex Ipr, trasferito al polo di Verrès

E Saint-Vincent? Resta a bocca asciutta. Nel dicembre 2021 la notizia della chiusura dell’ex Ipr era stata una doccia fredda per la cittadina termale. Aveva riportato alla memoria il 2013 quando a chiudere furono le aule del liceo scientifico, ospitato in un’ala del medesimo edificio scolastico.

In quel periodo, “come gruppi di minoranza di Saint-Vincent e Châtillon avevamo sollecitato un incontro in Regione” ricorda la consigliera di opposizione Carmen Jacquemet. “Ricevuti in quinta commissione, era stata avanzata l’ipotesi di compensare lo spostamento dell’Ipr turistico, da Saint-Vincent a Verrès, con un liceo sportivo”.

Tre anni fa, nel 2022, durante l’adunanza consiliare di metà gennaio, era stata approvata nell’aula di piazza Deffeyes una risoluzione che impegnava il vicepresidente della quinta commissione, Claudio Restano, “all’avvio di un lavoro di approfondimento volto alla possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod”. E la Riviera delle Alpi, per un attimo, si era illusa di poter rivedere studenti e studentesse, della fascia d’età 14-19 anni, tra le vie del centro, nei bar in pausa pranzo e alle fermate dei bus.

Il saccheggio di Saint-Vincent: sono rimaste le strutture, a norma e agibili, ma vuote

Ma perché bisogna portare via tutto da Saint-Vincent? Tutto. Le scuole, il centro dialisi, l’ospedale di comunità”. Carmen Jacquemet conclude dicendosi “sconvolta dall’inettitudine di questa amministrazione”.

“Occasioni per il rilancio di Saint-Vincent buttate alle ortiche” dichiara Erik Camos, consigliere di minoranza. “Cornuti e mazziati. Perché non solo abbiamo perso il liceo sportivo, ma, vista la disponibilità di soldi, ci stava benissimo anche una nuova struttura permanente per il Palais”.

Dall’ingegnere piovono elogi per vari Sindaci, visti i finanziamenti ottenuti dai Comuni. Ma non per Favre. “Per l’ennesima volta, faccio i complimenti al Sindaco di Verrès, che si è portato a casa due milioni e mezzo per la piscina, al Sindaco di Pont-Saint-Martin per il liceo sportivo, al Sindaco di Châtillon per l’istituto zooprofilattico e alla Sindaca di Fontainemore per i soldi dell’alluvione”.

Basito resta anche Maurizio Castiglioni, capogruppo di minoranza. “La politica regionale deve decidere che cosa intende fare per il nostro territorio”.

“Cosa facciamo di queste strutture – l’edificio in località Panorama, l’ex Ipr, il centro dialisi – praticamente tutte a norma e agibili? Vogliamo fare nuovi investimenti altrove? E qui cosa si vuole fare? E la nostra amministrazione comunale cosa intende dire? Va tutto bene così?”. Domande che invitano alla riflessione.

“Credo che Saint-Vincent meriti maggiore attenzione, per la propria vocazione e la propria storia”. Chiude così il suo pensiero Castiglioni: “sembra che tutto sia tremendamente improvvisato, basterebbe davvero poco per ridare fiato e speranza al nostro territorio”.

“Il primo passo è Pont-Saint-Martin, quello successivo sarà Saint-Vincent”, il Sindaco spera ancora

“Per la chiusura (dell’ex Ipr) avevamo espresso disappunto, ma eravamo fiduciosi del fatto che ci fosse l’idea di aprire una scuola a Saint-Vincent. Si era parlato di un liceo sportivo. Nulla contro Pont-Saint-Martin, ma dispiace che non si sia pensato di farlo da noi”. Non nasconde il suo sconcerto nemmeno il primo cittadino Francesco Favre.

“Sui nostri territori le perdite sono importanti in termini culturali, di risorse umane, di indotto e di popolazione. Questo ci fa pensare che quando si fanno scelte sulle scuole non sia solo una questione educativa, ma anche una questione di mantenimento della popolazione sul territorio”.

È forse uno dei pochi che sta ancora sognando, anzi sperando. “Ho cercato di trovare il lato positivo. Ed è che la Regione ha iniziato un percorso di smantellamento di quella che è la concezione di grossi poli. Se questo è l’inizio di una visione in cui le scuole superiori ritornano sul territorio ci trova favorevoli. Il primo passo è Pont-Saint-Martin, quello successivo sarà Saint-Vincent”.

Sto aspettando che, fra pochissimo tempo, mi dicano che a Saint-Vincent riaprono una scuola. L’edificio – quello del liceo – è pronto. Con il nuovo anno scolastico possiamo avviare qualsiasi classe di scuola superiore”.

Il primo cittadino conclude: “non abbiamo ancora sentito la Regione in modo formale, ma certamente è nostro dovere farlo in qualità di amministratori”. Aggiunge, ancora, “Saint-Vincent, Châtillon e la Valle della Valtournenche contano quasi 15 mila abitanti. Credo che non possano finire negli ingranaggi di Verrès e Aosta. Si meritano qualcosa. Si meritano quello che ci aspettiamo che arrivi”.

Auditorium Saint-Vincent. Foto: Alice Dufour.
Auditorium Saint-Vincent. Foto: Alice Dufour.

Una risposta

  1. Con i licei sportivi già presenti a Courmayeur e Ivrea non era meglio pensare ad una ubicazione più baricentrica tra queste due scuole?

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