Saint-Vincent non verrà dimenticata. E’ quanto promette in Consiglio regionale l’Assessore regionale all’Istruzione Jean- Pierre Guichardaz, dopo le polemiche sollevatesi a seguito dello stanziamento previsto nell’assestamento di bilancio per il liceo sportivo di Pont-Saint-Martin.
“In tempi recenti – ha spiegato in aula – abbiamo avuto un incontro con gli amministratori comunali e ci confronteremo anche con quelli dell’Unité per valutare la possibilità di attivare percorsi decentrati di istruzione superiore. Quando questa opzione sarà praticabile, coinvolgeremo anche altri partner del territorio: l’Ipra e il Grand Hôtel Billia, con cui esistono già protocolli di collaborazione, oltre a due istituti formativi internazionali come l’École hôtelière di Losanna e l’Institut Paul Bocuse di Lione, oggi Institute Lyfe”.
L’obiettivo, ha aggiunto Guichardaz, è verificare la possibilità di avviare un’offerta formativa coerente con la vocazione turistica e alberghiera della media Valle: “A partire da un master in ambito economico e manageriale, che sia attrattivo e professionalizzante, per arrivare in prospettiva a un percorso più strutturato e duraturo”.
Un progetto che – ha chiarito – dovrà essere oggetto di “un ragionamento politico e istituzionale più ampio”, che coinvolga anche gli Assessorati ai lavori pubblici, al turismo e l’intera Giunta.
“Quindi i fondi stanziati nell’assestamento saranno convogliati a Pont-Saint-Martin – ha replicato il capogruppo di Rv Stefano Aggravi -. In compenso, avete avuto incontri con gli Amministratori di Saint-Vincent e ci dite che quando i tempi saranno maturi farete la dovuta pianificazione. Un iter procedurale davvero bizzarro e insolito: di solito prima si pianifica e poi si stanzia. Tutto questo ci lascia molto perplessi.”
“Una scelta monca”: i sindaci dell’Unité Mont Cervin criticano la Regione sul nuovo liceo sportivo
11 giugno
L’assemblea dei sindaci condivide la delusione del Comune di Saint-Vincent per la decisione della Regione di destinare 500mila euro, nell’ambito dell’assestamento di bilancio, come contributo straordinario al Comune di Pont-Saint-Martin per la realizzazione di un liceo sportivo.
Il disegno di legge, discusso nella giornata di ieri, ha ricevuto parere favorevole da parte dei primi cittadini, che si sono detti soddisfatti per l’incremento di 64 milioni di euro di risorse di finanza pubblica. Tuttavia, nel parere è stato sottolineato – in linea con la posizione dei sindaci dell’Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin – come sia necessario tener conto delle specificità dei territori e superare la logica di concentrazione degli studenti in pochi grandi poli scolastici.
I sindaci chiedono quindi alla Regione di dare “tempestiva attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 6/2014, affinché la pianificazione strategica in materia di edilizia scolastica avvenga d’intesa con il Cpel, con l’obiettivo di salvaguardare le specificità di ogni territorio e un giusto equilibrio dell’offerta formativa e dei servizi alle famiglie”.
A farsi portavoce della posizione dei comuni della Valle del Cervino, è stato il sindaco di Saint-Vincent Francesco Favre, intervenuto anche a nome del presidente dell’Unité Vesan, assente alla seduta.
“Siamo consapevoli che la comunità di Pont-Saint-Martin ha perso negli anni un istituto scolastico – ha affermato Favre – ma occorre ricordare che la nostra Unité ha subito la chiusura di numerosi indirizzi: geometri, ragionieri, liceo scientifico, Ipr turistico a Châtillon e, più di recente, a Saint-Vincent. In questo quadro già penalizzante, la notizia della futura apertura di un liceo sportivo a Pont-Saint-Martin ci ha colti di sorpresa, anche perché nel 2022 le amministrazioni comunali di Châtillon e Saint-Vincent furono ascoltate in commissione proprio per valutare la possibilità di attivare questo tipo di indirizzo a Saint-Vincent, negli spazi regionali già pronti e funzionanti”.
Favre ha ribadito il voto favorevole all’assestamento di bilancio, ma ha sottolineato le conseguenze negative della perdita di istituti scolastici per i territori montani: “La chiusura delle scuole è il preludio allo spopolamento e alla disaffezione verso il territorio. I nostri giovani, oggi, scelgono le scuole di Aosta rispetto a quelle di Verrès, accentuando il sovraffollamento del capoluogo e impoverendo ulteriormente i poli della bassa Valle”.
Infine, Favre ha invitato la Regione a dare un reale segnale di inversione di tendenza: “Se la scelta di Pont-Saint-Martin rappresenta un cambio di paradigma rispetto alla concentrazione scolastica, allora non può mancare il tassello di Saint-Vincent e Châtillon. In tempi brevi si potrebbero attivare indirizzi come il CAT (costruzioni, ambiente e territorio), oggi presente solo ad Aosta, o un liceo sportivo in grado di accogliere anche gli studenti della Valtournenche, come gli sciatori”.
Nel frattempo una lettera è stata inviata alla Regione dai sindaci dell’Unité con la richiesta di esser al più presto auditi.
Liceo sportivo a Pont-Saint-Martin, delusione a Saint-Vincent
5 giugno di Alice Dufour
Il sogno di un liceo sportivo a Saint-Vincent svanisce come un soffio su un dente di leone. Con l’approvazione dell’assestamento al bilancio di previsione per l’anno 2025 e la seconda variazione, Pont-Saint-Martin riceverà 500 mila euro per la realizzazione di una scuola a indirizzo sportivo.
Nel disegno di legge, approvato in Giunta regionale venerdì 30 maggio, si precisa che il contributo straordinario al Comune della Bassa Valle è “finalizzato all’acquisizione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP), relativo ai lavori di realizzazione di una struttura di scuola secondaria di primo e di secondo grado innovativa che integri un’istruzione di qualità con un’offerta formativa orientata allo sport e alle professioni connesse alla montagna e al turismo”. L’iniziativa punta a integrare e diversificare l’attuale proposta educativa regionale, in particolare in ambito sportivo. Un intervento strategico che intende costruire un’identità scolastica esclusiva per la Bassa Valle.
L’ipotesi di un liceo sportivo per compensare la perdita dell’ex Ipr, trasferito al polo di Verrès
E Saint-Vincent? Resta a bocca asciutta. Nel dicembre 2021 la notizia della chiusura dell’ex Ipr era stata una doccia fredda per la cittadina termale. Aveva riportato alla memoria il 2013 quando a chiudere furono le aule del liceo scientifico, ospitato in un’ala del medesimo edificio scolastico.
In quel periodo, “come gruppi di minoranza di Saint-Vincent e Châtillon avevamo sollecitato un incontro in Regione” ricorda la consigliera di opposizione Carmen Jacquemet. “Ricevuti in quinta commissione, era stata avanzata l’ipotesi di compensare lo spostamento dell’Ipr turistico, da Saint-Vincent a Verrès, con un liceo sportivo”.
Tre anni fa, nel 2022, durante l’adunanza consiliare di metà gennaio, era stata approvata nell’aula di piazza Deffeyes una risoluzione che impegnava il vicepresidente della quinta commissione, Claudio Restano, “all’avvio di un lavoro di approfondimento volto alla possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod”. E la Riviera delle Alpi, per un attimo, si era illusa di poter rivedere studenti e studentesse, della fascia d’età 14-19 anni, tra le vie del centro, nei bar in pausa pranzo e alle fermate dei bus.
Il saccheggio di Saint-Vincent: sono rimaste le strutture, a norma e agibili, ma vuote
“Ma perché bisogna portare via tutto da Saint-Vincent? Tutto. Le scuole, il centro dialisi, l’ospedale di comunità”. Carmen Jacquemet conclude dicendosi “sconvolta dall’inettitudine di questa amministrazione”.
“Occasioni per il rilancio di Saint-Vincent buttate alle ortiche” dichiara Erik Camos, consigliere di minoranza. “Cornuti e mazziati. Perché non solo abbiamo perso il liceo sportivo, ma, vista la disponibilità di soldi, ci stava benissimo anche una nuova struttura permanente per il Palais”.
Dall’ingegnere piovono elogi per vari Sindaci, visti i finanziamenti ottenuti dai Comuni. Ma non per Favre. “Per l’ennesima volta, faccio i complimenti al Sindaco di Verrès, che si è portato a casa due milioni e mezzo per la piscina, al Sindaco di Pont-Saint-Martin per il liceo sportivo, al Sindaco di Châtillon per l’istituto zooprofilattico e alla Sindaca di Fontainemore per i soldi dell’alluvione”.
Basito resta anche Maurizio Castiglioni, capogruppo di minoranza. “La politica regionale deve decidere che cosa intende fare per il nostro territorio”.
“Cosa facciamo di queste strutture – l’edificio in località Panorama, l’ex Ipr, il centro dialisi – praticamente tutte a norma e agibili? Vogliamo fare nuovi investimenti altrove? E qui cosa si vuole fare? E la nostra amministrazione comunale cosa intende dire? Va tutto bene così?”. Domande che invitano alla riflessione.
“Credo che Saint-Vincent meriti maggiore attenzione, per la propria vocazione e la propria storia”. Chiude così il suo pensiero Castiglioni: “sembra che tutto sia tremendamente improvvisato, basterebbe davvero poco per ridare fiato e speranza al nostro territorio”.
“Il primo passo è Pont-Saint-Martin, quello successivo sarà Saint-Vincent”, il Sindaco spera ancora
“Per la chiusura (dell’ex Ipr) avevamo espresso disappunto, ma eravamo fiduciosi del fatto che ci fosse l’idea di aprire una scuola a Saint-Vincent. Si era parlato di un liceo sportivo. Nulla contro Pont-Saint-Martin, ma dispiace che non si sia pensato di farlo da noi”. Non nasconde il suo sconcerto nemmeno il primo cittadino Francesco Favre.
“Sui nostri territori le perdite sono importanti in termini culturali, di risorse umane, di indotto e di popolazione. Questo ci fa pensare che quando si fanno scelte sulle scuole non sia solo una questione educativa, ma anche una questione di mantenimento della popolazione sul territorio”.
È forse uno dei pochi che sta ancora sognando, anzi sperando. “Ho cercato di trovare il lato positivo. Ed è che la Regione ha iniziato un percorso di smantellamento di quella che è la concezione di grossi poli. Se questo è l’inizio di una visione in cui le scuole superiori ritornano sul territorio ci trova favorevoli. Il primo passo è Pont-Saint-Martin, quello successivo sarà Saint-Vincent”.
“Sto aspettando che, fra pochissimo tempo, mi dicano che a Saint-Vincent riaprono una scuola. L’edificio – quello del liceo – è pronto. Con il nuovo anno scolastico possiamo avviare qualsiasi classe di scuola superiore”.
Il primo cittadino conclude: “non abbiamo ancora sentito la Regione in modo formale, ma certamente è nostro dovere farlo in qualità di amministratori”. Aggiunge, ancora, “Saint-Vincent, Châtillon e la Valle della Valtournenche contano quasi 15 mila abitanti. Credo che non possano finire negli ingranaggi di Verrès e Aosta. Si meritano qualcosa. Si meritano quello che ci aspettiamo che arrivi”.

3 risposte
Visto il bel topolino che è uscito, direi ai Comuni di Saint-Vincent e Chatillon di puntare sul nuovo polo energetico di CVA nell’ex Tecdis: non avevano detto a SMAU VdA che per quel grosso polo avevano bisogno di una rete di formazione di alto livello già preso contatti con l’UniVda per avere corsi univeristari STEM in Valle d’Aosta, e con altre realtà per attivare da noi corsi ITS?? Ecco la proposta: portare a Saint-Vincent e Chatillon questi corsi STEM e ITS!! Per l’ITS è molto fattibile: per attivarli in Valle d’Aosta bisogna agganciarsi ad una rete di formazione ITS vicina già attiva, che per noi è ITS Piemonte. Per ITS Piemonte non sarebbe più comodo fare il percorso ITS in Bassa Valle rispetto ad Aosta? E naturlamente sarebbe un traino anche per i poli scolastici superiori della Bassa Valle: i ragazzi avrebbero un’attrattiva maggiore nel frequentare scuole in zona che doversi spostare ad Aosta e Ivrea. Comunque Saint-Vincent era geograficamente migliore come sede per un Liceo Sportivo: quasi a metà tra Ivrea e Courmayeur, senza fare “concorrenza sleale” al Liceo Sportivo di Ivrea. Meglio muoversi senza aspettare sempre Regione&co: rischi solo di farti imporre dall’alto delle scelte senza senso o poco ragionate.
Con i licei sportivi già presenti a Courmayeur e Ivrea non era meglio pensare ad una ubicazione più baricentrica tra queste due scuole?
Più baricentrica… Ma come scrive?