Obbligo di bollitura dell’acqua potabile su una parte del territorio di Issogne

L’ordinanza comunale, datata venerdì 29 dicembre scorso, concerne le frazioni di Ronchaille Dessus e Dessous, Le Magot, Les Perruchon, Les Magaret, Pied De Ville, Colombière e Follias.
Bicchiere d'acqua
Comuni

È in vigore a Issogne l’obbligo di bollitura dell’acqua per almeno venti minuti prima del consumo domestico. Lo esplicita l’ordinanza datata venerdì 29 dicembre scorso con la quale l’amministrazione comunale comunica alla cittadinanza la non conformità delle analisi effettuate giovedì 21 dicembre.

La problematica concerne nello specifico il fontanile di località Pied-de-ville, alimentato da una condotta dell’acquedotto che a sua volta serve gli abitanti delle frazioni di Ronchaille Dessus e Dessous, Le Magot, Les Perruchon, Les Magaret, Pied De Ville, Colombière (numeri civici dall’1 al 15) e Follias (numeri civici dall’1 al 16 e 18, 29, 53, 54, 55, 56, 57 e 58).

“Spesse volte in inverno emergono disagi legati all’inquinamento da cloriformi alle sorgenti, dovuti alle piogge superficiali e alla diminuzione della portata – spiega il sindaco, Patrick Thuegaz -. Può accadere che gli impianti di depurazioni non funzionino a dovere e qualche elemento passi rendendo così l’acqua che raggiunge l’utenza non adatta”.

Delle due distinte vasche che costituiscono l’acquedotto di Issogne, quella al momento giudicata non confacente alle normative è quella di confine con il vicino comune di Arnad, la quale serve circa un terzo di tutto il territorio. Il disagio, assicura il primo cittadino, dovrebbe poter essere risolto entro qualche giorno grazie a pulizia e disinfezione tramite cloro.

“Quella vasca in particolare ha già dato più di una preoccupazione e per questo sarà prossimamente oggetto di un importante intervento di rifacimento e adeguamento – chiarifica ancora Thuegaz -. Questo prevederà l’implementazione degli impianti di debaterizzazione e l’aumento della capacità da 150 a 300 metri cubi funzionale a evitare difficoltà in caso di carenza idrica”.

Finanziato dal Bim per un costo tutto compreso di circa 600 mila euro, il progetto è attualmente vicino alla fase di appalto; tra i mesi di febbraio e marzo dovrebbe poter essere lanciata una apposita gara, finalizzata a iniziare i lavori nella tarda primavera per poi concluderli entro l’anno.

“Globalmente le condizioni del nostro acquedotto sono buone, grazie anche a un autunno piovoso e a un inverno con neve discreta in quota – concoide Thuegaz -. Quest’anno, per via dei molteplici interventi risolutivi delle perdite effettuati in estate, la portata è doppia rispetto all’anno passato nella vasca principale e tripla invece nell’altra vasca”.

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