Parco Puchoz, la Lega contro il progetto: “Torni ad essere uno stadio, magari polivalente”

La Lega chiede all'Amministrazione comunale di Aosta di fare un passo indietro rispetto alla realizzazione del parco, valorizzando la storica funzione della struttura ma ripensandola anche con una funzione promiscua, per attività o manifestazioni.
Il parco Puchoz ad Aosta
Comuni

Fare un passo indietro rispetto alla realizzazione del “Parco Puchoz”, valorizzare la sua storica funzione di stadio cittadino, ripensandolo però – mantenendolo come “casa” del calcio in centro città – anche con una funzione promiscua, per eventuali attività o manifestazioni da organizzare.

Così la Lega Vallée d’Aosta “boccia” il progetto dell’Amministrazione comunale che vede – e ha fatto progettare, per quanto sia solo un documento di fattibilità tecnico/economica, quindi non finanziato – la realizzazione di un “parco urbano” nell’area del Puchoz, tra via Torino e piazza Mazzini.

A spiegare la natura delle critiche – peraltro consegnate nero su bianco nelle osservazioni al progetto aperte a tutti –, tre tecnici iscritti al “Carroccio”, ma non solo. “Non critichiamo il lavoro di un collega, ma rileviamo le criticità che stanno alla base della scelta fatta – dice Luca Disort, che oltre ad essere consigliere regionale è architetto -. Sono errori che non dipendono dalla professionalità del progettista ma dalle indicazioni del committente. In questo caso, quelle date dalla Giunta Nuti. Le contestiamo: la scelta di rinunciare allo stadio Puchoz per destinarne lo spazio ad un’area verde attrezzata non ci convince assolutamente”.

Distort spiega, “in soldoni”, la visione della Lega: “Quanto sarebbero idonei questi spazi alla fruizione da parte dei genitori, delle famiglie e dei bambini nelle ore notturne e serali? Qui si replicherebbero le dinamiche dei GiardiniLussuin un altro contesto. Abbiamo un’altra idea: mantenere il senso di uno stadio, riattualizzandolo per renderlo flessibile per più usi. Lo stadio ha una storia, ed è il suo valore aggiunto. Il senso storico va valorizzato e gestito, non va assolutamente abbandonato”.

Sulla stessa linea Sergio Togni, capogruppo Lega in Consiglio comunale e anch’egli architetto: “Speriamo che le nostre osservazioni siano tali da far ripensare questa progettazione all’Amministrazione – ha detto –. Poteva esserci compatibilità tra un campo da calcio e un’area verde. Inoltre, un investimento economico di questa portata non prevede nessuna soluzione per i parcheggi a contorno, il progetto si ferma alla recinzione. Era l’occasione per lanciare un concorso di architettura, lo stiamo ancora aspettando e temo che lo aspetteremo invano, che poteva essere esteso alla riqualificazione di un’area più vasta”.

Non solo: “Nessuno è contro il verde e contro un progetto a prescindere – ha aggiunto Paolo Varetti, anch’egli architetto e membro del direttivo della Lega Vda, nonché ex presidente Arer –. Si tratta dell’approccio di recupero del Puchoz: non bisogna perdere un’ulteriore occasione per riqualificare la città. Si poteva estendere la riqualificazione alle piazze Mazzini e Cavalieri di Vittorio Veneto. La nostra idea era quella di affrontare il tema del recupero dello stadio in chiave polivalente, ma anche di tutti gli spazi intorno. Abbiamo perso tante occasioni per Aosta, ormai perdute”.

Non è architetto, il consigliere regionale Paolo Sammaritani, che è invece avvocato. Però, anche in qualità di presidente dell’Aosta Calcio Veterani spiega: “Non è una questione nostalgica, recuperare questi luoghi e riqualificarli serve per la memoria storica della città e perché un campo di calcio non è incompatibile con altre funzioni. A Montfleury ci sono i tir parcheggiati, non è luogo dignitoso per il calcio. Un campo davvero tenuto bene, con un tappeto di erba all’inglese, meriterebbe una collocazione centrale che ha sempre avuto, ma in modo multifunzionale”.

Chiude il capogruppo in Consiglio regionale Andrea Manfrin: “Le osservazioni che abbiamo depositato vanno in senso contrario rispetto alla destinazione decisa dal Comune. Vogliamo tornare ad avere uno stadio in città, per giocare a calcio, invece di spedire questo sport al ‘confino’, al Montfleury. Aosta ha perso l’opportunità di avere uno stadio in centro, mentre tutte le altre città stanno andando in quella direzione. Siamo contrari alla realizzazione di un parco e favorevoli alla destinazione storica del Puchoz. Sia dal punto di vista della memoria, sia per il pericolo del degrado”.

La conferenza stampa della Lega sul parco Puchoz
La conferenza stampa della Lega sul parco Puchoz

5 risposte

  1. Società di calcio confronto a solo 20 anni fa ce ne sono meno della metà…… squadre di un certo livello fanno fatica a stare in piedi e devono ricorrere a giocatori fuori valle . Un esempio ….da Chambave a Pont St Martin ( facciamo Issime ) ci sono 12 campi da calcio ( Brusson compreso ) con relativi costi di gestione e mantenimento…il tutto x 5 società delle quali alcune hanno solo la prima squadra ed altre solo qualche squadra di settore giovanile…..non credo che la situazione di Aosta e dintorni sia molto differente. Prima di fare un nuovo stadio bisognerebbe fare un unico settore giovanile magari tipo Asiva in maniera che certi campanilismi ,oramai di altri tempi ,vengano messi da parte . Ma di un unica società di riferimento in Valle se ne parla da almeno 40 anni.

  2. La realtà è una sola: la Lega sente ormai scappare la terra sotto i piedi e quindi si intesta battaglie che fino a ieri disconosceva, tentando di sottrarle ai suoi alleati, in questo caso a Forza Italia. Il tutto per provare a raggranellare qualche voto. Diciamo che la correttezza e la lealtà stanno da un’altra parte. Ma la gente oramai lo sa benissimo.

  3. E si! Ci manca proprio un campo da calcio,non ce ne sono abbastanza,è giusto farne un’altro,darlo in gestione alla solita società calcistica ,che ne farà uso e consumo (e scempio) a suo piacimento,non si potrà usare per altri eventi,perché si sa che il prato deve essere perfetto per i nostri fuoriclasse e dopo qualche anno diventerà l’ennesimo campo di patate,rimbalzando la responsabilità dello schifo da una amministrazione all’altra….ma per favore BASTA CALCIO!!!!!!
    Max

  4. In pratica quello che gli alleati di Forza Italia hanno sostenuto da inizio consiliatura, anche attraverso una raccolta firme. Bene che anche la Lega si sia ricreduta su questo scempio.

    1. Brutta notizia per te: non si sono ricreduti sullo scempio, ma sanno che per vincere tra 8 mesi le comunali (cosa certa) hanno bisogno dei voti degli alleati FdI e Forza Italia. Si stanno solo allineando con gli alleati inserendo le loro battaglie politiche nel programma elettorale 2025 per Aosta (cosa reciproca). Però diciamo chiaramente che tutte le azioni fatte dalla Lega fino adesso serve solo per raccogliere voti, mica per far cambiare idea alla Giunta Nuti: la sua Giunta sta mettendo in pratica quasi tutto il programma che è stato proposto alle elezioni 2020, e non cambierà idea al riguardo. Inutile che Lega & co fa questi proclami per convincere la Giunta usando l’opinione pubblica: li deve fare per vincere le elezioni, e poter annullare tutte le delibere Nuti che non li piacciono al primo consiglio comunale di ottobre. Ed essere chiari con tutti che il ritorno del Puchoz come stadio di Aosta lo si vedrà forse a fine consigliatura 2025-2030: la ristrutturazione di stadi così vecchi come il Puchoz costa ed è lunga. Se poi vogliono farla diventare una struttura polivalente mettendo anche un piccolo parco, e comprendere il recupero delle piazze attorno allora i tempi di progettazione saranno lunghi: soprattutto se si voless mettere nel nuovo progetto la proposta di un parcheggio sotto il l’area del Puchoz (proposto in Consiglio comunale da Forza Italia o dalla Lega) e l’autosilo in Piazza Cavalieri Vittorio Veneto proposto dalla Chambre.

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