Gli accertamenti della Polizia non sono ancora completati, ma gli uomini di Squadra Volante e Mobile hanno sufficientemente chiaro lo scenario in cui è nata l'aggressione che ha portato in ospedale, nella mattinata di oggi, martedì 3 ottobre, una 87enne residente nella zona di corso Lancieri, ad Aosta. Si è trattato di una lite tra vicine di casa, degenerata fino ad arrivare alle mani e ai colpi inferti anche con un martello gommato, di quelli usati dai piastrellisti.
Le due donne – quella individuata e condotta in Questura come presunto aggressore ha 50 anni – si conoscono. Non vivono nello stesso palazzo, ma nemmeno lontane, e tra loro non risulta esserci stata sino ad oggi particolare acredine, tanto che risultano aver preso più di un caffè assieme nel tempo. Oggi, però, qualcosa ha fatto precipitare la situazione. Forse una parola, forse un gesto, forse l'esasperazione per una protratta sofferenza di una delle due, poco considerata dall'altra.
Negli uffici di corso Battaglione, dove la fermata è stata sentita dagli agenti fino a poco fa, assicurano che a far scoccare la scintilla poi degenerata siano stati "futili motivi", ma alcuni aspetti restano da approfondire: non è ancora totalmente chiaro, tra l'altro, chi delle due abbia scatenato la lite. Anche per questo, per ora non sono stati assunti provvedimenti: gli uomini del questore Ostuni stanno componendo una segnalazione per l'autorità giudiziaria, che valuterà l'accaduto.
Di certo, comunque, c'è che la più anziana ha avuto la peggio. Dopo le visite e gli esami cui è stata sottoposta in Pronto soccorso, ove è giunta una volta soccorsa sul luogo del tafferuglio (ove ha compiuto un sopralluogo anche la Polizia scientifica), è stata dimessa nel pomeriggio con una prognosi di 30 giorni: ha un braccio fratturato e alcune contusioni al capo.