Abbassamento del lago di Lod, il sindaco Pucci: “non ho manipolato le paratie”

Il primo cittadino, imputato per deturpamento di bellezze naturali, furto d’acqua e violazione del codice dei beni culturali e del paesaggio, ha reso dichiarazioni spontanee sulla vicenda dell’abbassamento del livello del lago.
Lorenzo Pucci, Sindaco di Chamois
Cronaca

“Non ho mai manipolato le paratie del pozzetto ripartitore, né ho mai dato ordine di toccare, attivare, o disattivare le paratie”. Lo ha detto il sindaco di Chamois Lorenzo Mario Pucci, rendendo delle dichiarazioni spontanee nell’udienza di oggi, martedì 15 aprile, del processo che lo vede imputato per deturpamento di bellezze naturali, furto d’acqua e violazione delle norme del codice dei beni culturali e del paesaggio.

Premettendo che il processo – nato dalle indagini sull’abbassamento del livello del lago di Lod sino alla primavera 2022 – “mi ha creato parecchio dolore e parecchia ansia”, il primo cittadino ha altresì raccontato che “a Chamois si scia da sempre” e che “ho rilevato una costante attività di innevamento” artificiale, confermando pure che “è stata attinta acqua dal lago per lo stesso innevamento”.

Peraltro, ha sottolineato il Sindaco, in carica dal 2020 (e “ho già comunicato al Consiglio che intendo ricandidarmi per le prossime elezioni”), “la Cervino Spa ha”, da un paio d’anni, “investito in una nuova attività di innevamento, con acque che provengono dal torrente, ma anche con prelievi di acqua dal lago”.

Su questi ultimi, “non ho mai avuto richieste di pareri”, nemmeno “dai Sindaci che mi hanno preceduto”. Solamente in un’occasione, nell’autunno di qualche anno fa, “ho ricevuto una chiamata dal responsabile delle piste”. Il Sindaco Pucci ha dichiarato, dinanzi al giudice Marco Tornatore e al pm Giovanni Roteglia, di aver risposto “fate come avete sempre fatto”, con un occhio alla “tutela del territorio”.

In caso contrario, ha osservato Pucci, difeso dagli avvocati Vincenzo Lepre e Fabio Fantini, si sarebbe arrivati alla chiusura degli impianti, elemento che avrebbe rappresentato un danno per Chamois. Oggi, ha concluso il Sindaco, “il lago è tornato come prima”. Il recupero era già “avvenuto nella tarda estate 2024”, tanto che “abbiamo organizzato eventi” per fruire e valorizzare “questa bellezza del nostro territorio”.

Sulla carenza idrica nel lago aveva depositato un esposto Legambiente della Valle d’Aosta, che si è costituita parte civile nel procedimento, con l’avvocato Stefano Moniotto. Un Comitato, “SalvaLod”, si era anche costituito nel periodo dell’abbassamento. Le indagini, che hanno visto anche una perizia della Procura, erano state sviluppate dalla stazione di Antey-Saint-André del Corpo forestale della Valle d’Aosta. La tesi inquirente è che l’acqua fosse stata utilizzata, senza autorizzazione, per l’innevamento artificiale e che il Sindaco abbia fatto chiudere la paratia di regolazione dell’immissione dell’acqua nello specchio lacustre.

Dallo stato di secca del lago a 2.015 metri di altitudine, per l’accusa, era derivata anche la morte della vegetazione lacustre. Altri due imputati, inizialmente coinvolti nell’inchiesta e che hanno scelto il rito abbreviato, sono stati assolti nel gennaio 2024 “per non aver commesso il fatto”. Nelle precedenti udienze del rito ordinario, i testimoni citati dalla difesa di Pucci hanno detto di altri abbassamenti in passato, mentre i rappresentanti di Legambiente e del Comitato per il lago hanno ripercorso l’accaduto. Il processo è stato rinviato al  prossimo 13 maggio, data in cui è attesa la sentenza.

3 risposte

  1. E’ vero che fino al 2023 d’inverno si prelevava acqua dal lago senza autorizzazione, ma poi, attraverso il sistema di regolazione delle acque del lago, si faceva in modo che alla fine della stagione sciistica la situazione tornasse alla normalità. Nella primavera del 2022, invece è successo qualcosa di ben diverso e l’effetto dannoso sulla flora, sulla fauna e sul paesaggio del lago è stato visto da chiunque vi ci sia recato in quel periodo.

  2. Il disseccamento del la go è avvenuto fra marzo e giugno, i prelievi per innevamento non c’entrano niente.

  3. La siccità non c’entra niente con l’abbassamento di più di 1 metro del Lago Lod e i conseguenti gravi anni alla flora e fauna causati nella primavera de 2022 per cui Legambiente si è costituita parte civile. E nemmeno il prelievo non autorizzato di acqua per l’innevamento artificiale per cui altri due imputati sono stati assolti. Da diversi decenni il livello del Lago è mantenuto da un sistema artificiale costruito dal Comune con soldi regionali. Il sindaco Pucci non è in tribunale solo per un prelievo di acqua non autorizzato.

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