Abusi edilizi, dissequestrate le casupole e i depositi agricoli a Quart

Il sequestro probatorio era stato attuato lo scorso 16 febbraio. La decisione di renderle ai proprietari è arrivata oggi dal Tribunale dei riesame, a seguito del ricorso dei nove indagati. Le motivazioni saranno note in trenta giorni.
Uno dei fabbricati originariamente sequestrati.
Cronaca

Dissequestro, per il ritorno dei beni nella disponibilità dei rispettivi proprietari. E’ la decisione assunta oggi, mercoledì 10 marzo, dal Tribunale del Riesame sui fabbricati nel comune di Quart (tre casupole e due depositi) cui il Corpo forestale aveva messo i sigilli lo scorso 16 febbraio, nell’ambito di un fascicolo della Procura per abuso edilizio. Le motivazioni del pronunciamento dei giudici Eugenio Gramola, Maurizio D’Abrusco e Marco Tornatore saranno depositate entro trenta giorni.

A ricorrere al Riesame contro il sequestro probatorio disposto sono state le nove persone iscritte nel registro degli indagati (tra proprietari dei terreni interessati – chiamati in causa nella qualità di committenti e talvolta anche di esecutori delle presunte opere abusive – direttori dei lavori e realizzatori delle costruzioni ritenute illegittime dagli inquirenti), attraverso gli avvocati Eleonora Bono e Gianfranco Sapia.

Secondo la Procura, la zona delle costruzioni è classificata urbanisticamente come area agricola e poteva vedere solo la realizzazione di modesti fabbricati a servizio delle coltivazioni e delle attività legate alla natura. Dagli accertamenti, effettuati inizialmente nello scorso ottobre, era però emerso che le tre casupole, allacciate ad acqua e corrente, avessero all’interno arredi di tipo residenziale, non compatibili con l’utilizzo previsto dal piano regolatore.

I due depositi, invece, risultavano essere stati adibiti rispettivamente a locale di macellazione e al ricovero di animali (i cani da caccia di alcuni proprietari). Tra le opere rilevate dai forestali, coordinati dal pm Francesco Pizzato, anche l’effettuazione di uno sbancamento per realizzare una strada di accesso ad una delle proprietà. Le contestazioni mosse, a vario titolo, ai nove indagati sono di aver eseguito lavori non autorizzati e cambi di destinazione d’uso dei terreni.

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