Secondo Carabinieri e Procura, aveva escogitato un sistema efficace per incrementare i guadagni ricavati prostituendosi. Ai soldi chiesti ai clienti per le prestazioni sessuali affiancava infatti quelli che chiedeva in più dopo ogni incontro, minacciando di raccontare tutto a mogli e compagne. Per questo è finita agli arresti domiciliari P.C., 45enne residente in bassa valle, accusata di estorsione.
Il fermo è stato eseguito nella mattinata di oggi, giovedì 24 maggio, dai militari della stazione di Saint-Vincent/Châtillon, dando esecuzione alla misura cautelare disposta dal Gip del Tribunale di Aosta, su richiesta del pubblico ministero Carlo Introvigne. A denunciare la donna è stato un uomo residente a Torino, che – fanno sapere dall'Arma – “ha inizialmente aderito alla prima richiesta di denaro, ma le successive erano diventate sempre più minacciose e onerose”.
La 45enne era arrivata a paventare “la possibilità di mostrare alcuni video” alla consorte e la vittima ha preferito, a quel punto, rivolgersi ad un comando piemontese dei Carabinieri, innescando le indagini. La misura cautelare di stamane era stata sollecitata dalla Procura in considerazione del fatto che la donna “nell’ultimo periodo ha più volte reiterato la condotta criminosa”. In particolare, a quanto si apprende, gli inquirenti sono venuti in possesso delle evidenze dei trasferimenti di denaro (sotto forma, tra l’altro, di ricariche Postepay) e di alcuni messaggi in cui lei minacciava uno degli uomini incontrati di rivelarne il “vizietto”.