Apicoltore patteggia per il miele valdostano “falso”

Secondo le indagini, trentacinque delle arnie usate per realizzare 1.638 chilogrammi di prodotto spacciato come valdostano erano, in realtà, posizionate nella provincia di Varese.
Cronaca

Secondo quanto appurato nelle indagini, trentacinque delle arnie usate per produrre 1.638 chilogrammi di miele confezionato come valdostano erano, in realtà, in Lombardia (per la precisione a Besozzo, in provincia di Varese). Inoltre, per la compravendita di miele autoctono, sarebbe stato usato il nome di un’altra persona.

Per questo, un apicoltore 77enne di Gressan è finito oggi, giovedì 13 dicembre, a processo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Aosta Marco Tornatore e, difeso dall’avvocato Davide Sciulli, ha patteggiato venti giorni di reclusione, convertiti in quaranta di libertà controllata.

Le imputazioni a carico dell’anziano apicoltore erano la vendita di sostanze alimentari non genuine, la sostituzione di persona e la contraffazione di indicazioni geografiche, o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari.

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