Chiamata in giudizio con l’accusa di essersi appropriata indebitamente dei fondi del condominio di cui era amministratrice, una 65enne aostana, Caterina Canale, ha optato per il patteggiamento. Il giudice monocratico Marco Tornatore le ha così applicato una pena (sospesa) di un anno e otto mesi di reclusione, oltre a 1.200 euro di multa. A difendere l’imputata era l’avvocato Paolo Sammaritani.
La donna dovrà inoltre pagare le spese di costituzione e difesa sostenute dallo stabile (l’“Ex Palazzo del Governo”, in piazza Manzetti ad Aosta) per insinuarsi nel processo come parte civile attraverso l’avvocato Jacques Fosson, stabilite in 3mila euro, oltre agli oneri di legge. All’udienza, tenutasi negli scorsi giorni, Canale non era in aula: risulta irreperibile da tempo anche al suo legale.
L’accusa è relativa al periodo tra l’ottobre 2021 e il marzo 2022, quando la donna – stando agli accertamenti – ha operato due bonifici “privi di sufficiente motivazione contabile” a proprio favore e tratto due assegni (all’ordine del marito) dal conto corrente del condominio, per un totale di 29.516 euro. In aula, a fronte alla richiesta di patteggiamento, l’avvocato di parte civile ha sottolineato la mancata rifusione, anche parziale, del danno cagionato dalla donna.
La vicenda era nata quando la compagnia dell’energia elettrica che serve lo stabile aveva contestato il mancato pagamento della fornitura. Somme per cui i condomini avevano versato le spese condominiali. Da questo episodio, gli accertamenti della Procura e l’emergere delle movimentazioni che hanno condotto alle accuse di appropriazione indebita aggravata e continuata nei confronti della donna.
Si avvicina invece il giudizio per un altro amministratore di condominio cui la Procura aveva addebitato l’utillizzo “spregiudicato” dei fondi di cui aveva la disponibilità nella sua veste professionale. L’aostano Pasquale Ferraro, 73 anni, era stato arrestato e posto ai domiciliari nel giugno dello scorso anno. Le indagini della Guardia di finanza avevano appurato un’appropriazione indebita da quasi 21 mila euro e il furto di gas, “bypassando” un contatore. L’uomo ha chiesto il rito abbreviato e sarà giudicato il prossimo luglio.