Arresti domiciliari per due amministratori della Impreval

Giulivo Fenaroli, residente a Villongo (Bergamo), amministratore legale, e Giorgio Marenzi, di Castelli Calepio (Bergamo), amministratore di fatto sono accusati di frode fiscale e bancarottta fraudolenta. Domani saranno sentiti dal Gip.
Cronaca

Gli amministratori della Impreval srl, società operande nel settore dell'edilizia e con sede legale a Verrès, sono agli arresti domiciliari da sabato scorso. Si tratta di Giulivo Fenaroli, residente a Villongo (Bergamo), amministratore legale, e Giorgio Marenzi, di Castelli Calepio (Bergamo), amministratore di fatto. Entrambi sono accusati di frode fiscale e bancarotta fraudolenta.

Le ordinanze di custodia cautelare, richieste dal pm Luca Ceccanti ed emesse dal gip di Aosta Maurizio D'Abrusco, sono state eseguite dagli uomini della guardia di finanza di Aosta. Le attività di indagini sono state eseguite anche con la collaborazione dei colleghi della tenenza di Sarnico. Le indagini hanno preso il via dal fallimento della Impreval. La ditta operava in Valle d'Aosta, a Brusson, Antagnod, Perloz, Valgrisenche, Aosta, e in varie località del nord Italia. 

Dalle indagini è emerso che i due, tra il 2002 ed il 2007, avrebbero distratto patrimonio societario per circa 5 milioni di euro, tra beni, somme di denaro e titoli, "giustificando contabilmente gli esborsi – spiegano gli inquirenti – quali pagamenti di fatture, poi risultate false, emesse a fronte di prestazioni in realtà mai eseguite". "Mediante fatturazioni di servizi inesistenti o per importi gonfiati – si legge in una nota della guardia di finanzada parte di società compiacenti appositamente costituite, solo formalmente estranee alla società oggetto d'indagine, tutte preordinatamene destinate ad una breve vita, la società fallita si procurava uno strumento idoneo a distrarre risorse finanziarie attraverso pagamenti fittizi, ed un titolo per creare un fittizio credito Iva, tale da permetterle di compensare l'imposta incassata dai clienti e di compensare debiti erariali e previdenziali".

Ancora secondo l'accusa, i due "attraverso la costituzione di tale rete di società intestate a Marenzi o ad altri dipendenti e successivamente cedute fittiziamente ad ignari extracomunitari o a pregiudicati, la Impreval avrebbe utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un totale di elementi passivi fittizi quantificati in oltre cinque milioni di euro e di oltre novecentomila euro di iva indebitamente detratta".

Domani mattina, mercoledì 17 giugno, Giulivo Fenaroli e Giorgio Marenzi saranno sentiti dal gip di Aosta per l'interrogatorio di garanzia.

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