La Procura della Repubblica ha chiesto l'interdizione dai pubblici uffici per un medico, dipendente dell'Usl della Valle d'Aosta, indagato per truffa e alterazione del cartellino. Gli uomini dell'aliquota della Polizia di Stato della sezione di Polizia giudiziaria dell'ufficio inquirente tenevano d'occhio la professionista, Vilma Tiziana Miodini, 56 anni, nell'ambito di un'inchiesta legata alla sua conduzione delle visite, quando si sono resi conto che, nell'orario della “pausa pranzo”, si recava a casa senza “stimbrare”, continuando cioè a risultare al lavoro.
La dottoressa, in servizio in alcuni ambulatori di Aosta e della “Plaine” prevalentemente per pratiche di rinnovo delle patenti di guida, è stata seguita, fotografata e filmata dagli inquirenti per oltre un mese, tra aprile e maggio scorsi. Coordinati dal pm Luca Ceccanti, i poliziotti hanno così documentato che trascorreva al domicilio, in ogni occasione, un numero rilevante di ore. Sulla richiesta di misura interdittiva dovrà pronunciarsi il Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito dell'interrogatorio, cui procederà a breve.
Nella giornata di ieri, mercoledì 18 luglio, gli agenti della sezione hanno proceduto, nell'ambito del filone di indagini relativo alle visite, ancora in corso, a perquisire i luoghi di lavoro e l'abitazione del medico. E' stata prelevata documentazione che gli inquirenti definiscono corposa e che andrà ora esaminata. Il medico, a quanto si apprende, era già stato sotto inchiesta in passato, per fattispecie riguardanti il rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione.