Mentre i soccorritori svizzeri stanno cercando di ricostruire quante persone fossero in parete al momento del distacco che ha già fatto due vittime sul Cervino, senza escludere che le rocce possano aver investito altri alpinisti, in Valle i referenti delle strutture operative della Centrale Unica del Soccorso si appellano all’attenzione di chi va in montagna. Le temperature restano alte, a quote elevate provocano crolli importanti e forte fusione dei ghiacciai: occorre restare vigili e scegliere con prudenza uscite ed escursioni.
In questi giorni di caldo, si legge in una nota, “è importante prediligere degli itinerari di roccia o su ghiacciaio dove non ci siano pericoli oggettivi di crolli”, ricordando che è “consigliato partire presto e rientrare prima delle ore centrali, ovvero prima che le temperature raggiungano i picchi più elevati”.
Le previsioni annunciano un abbassamento delle temperature nei prossimi giorni, ma l’invito è a tener presente che il fenomeno “ha una certa inerzia” e che, di conseguenza, “le condizioni restano delicate”. Peraltro, insieme alla diminuzione delle temperature “sono previsti anche dei forti temporali” e chi si appresta ad andare in montagna è invitato ad informarsi ed essere attento, “consultando le previsioni meteorologiche a scala locale e valutando l’evoluzione del tempo”.