Badante “infedele” patteggia dieci mesi di carcere

L'accusa per Maria Gilda Pozza era di aver sottratto soldi a una ultraottantenne usandone la carta Bancoposta. Inflitta anche una multa da 300 euro.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

Dimostrato di aver rimborsato parzialmente l’anziana cui era accusata di aver sottratto del denaro usandone indebitamente una carta di pagamento, l’aostana Maria Gilda Pozza ha trovato il consenso della Procura a patteggiare – dinanzi al giudice monocratico Marco Tornatoredieci mesi di carcere (pena sospesa) ed una multa da 300 euro.

L’accusa era rappresentata in aula dal pm Francesco Pizzato. L’imputata, difesa dall’avvocato Oliviero Guichardaz, assisteva una ultraottantenne del capoluogo regionale, quale badante. Secondo le indagini della Squadra mobile della Questura, Pozza ha prelevato illecitamente ed in diverse occasioni, da gennaio ad aprile di quest’anno, varie somme usando il Bancoposta dell’anziana.

Solo nell’ultimo prelievo contestato, gli inquirenti avevano accertato un importo di 600 euro. Al termine delle attività investigative, interrogata la badante e valutate le evidenze raccolte, la Procura aveva avanzato richiesta di giudizio immediato, da cui è derivata la fissazione dell’udienza di oggi.

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