Bancarotta fraudolenta, l’impresario Jacquin condannato a 4 anni e 6 mesi

Il processo era nato dal fallimento della “Jacquin Costruzioni Srl”, dichiarato nel 2017, della quale il 72enne di Issogne era amministratore unico. Stabilito anche un risarcimento di oltre 3 milioni di euro a favore dei creditori.
Federico Jacquin
Cronaca

Il “crack” della “Jacquin Costruzioni Srl” è costato all’ex amministratore unico dell’impresa, il 72enne Federico Jacquin di Issogne, una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta. La sentenza è stata pronunciata nella mattinata di oggi, mercoledì 27 gennaio, al termine dell’udienza tenutasi al Tribunale di Aosta.

Il collegio giudicante (presieduto da Eugenio Gramola, con Luca Fadda e Maurizio D’Abrusco giudici a latere) ha inoltre stabilito che l’imputato debba riconoscere alla procedura fallimentare un risarcimento di 3 milioni 385mila euro, cifra corrispondente alla richiesta economica dell’avvocato di parte civile, Corrado Bellora.

Secondo la Procura, l’amministratore unico ha arrecato pregiudizio ai creditori dell’impresa (che aveva manifestato i primi segni di crisi nel 2014), attraverso una serie di operazioni a favore di altre società ad egli stesso riconducibili, realizzando così movimenti infragruppo non consentiti (e non distrazioni a fini personali). Le indagini erano state innescate dalla situazione “fotografata” dal curatore Ivano Pagliero al momento del fallimento, dichiarato nel settembre 2017.

Tra le movimentazioni contestate in quanto “sospette” si annoveravano, tra l’altro, la mancata fatturazione di lavori eseguiti dall’azienda (allo scopo, per gli investigatori, di occultare l’appropriazione della relativa somma da parte del titolare), la prestazione di garanzie – prive di ogni giustificazione – a favore di altre società amministrate dell’imprenditore, oltre alla rinuncia a crediti e ad operazioni immobiliari definite di “pura sorte”, perché manifestamente imprudenti, o comunque prive di giustificazione nella conduzione dell’impresa.

Il passivo accumulato dalla “Jacquin Costruzioni Srl” ha raggiunto, ad oggi, quota 8 milioni di euro. Per i vari episodi emersi dall’inchiesta, il pm Luca Ceccanti aveva chiesto al Tribunale di condannare l’imputato ad una pena di 5 anni di carcere. Jacquin è anche stato dichiarato interdetto dai pubblici uffici per 5 anni, nonché inabilitato, per lo stesso periodo, ad esercitare imprese commerciali.

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