Botte a un ragazzo con coltello e mazza chiodata, arrestato 20enne

I fatti a Verrès. L’arrestato è Andrea Dorindo, residente nel comune della bassa Valle, accusato di tentato omicidio. Il ferimento sarebbe avvenuto in un “violento chiarimento” tra un gruppo di quattro verreziesi e due aostani.
La sede della Compagnia Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent.
Cronaca

Un ventenne residente a Verrès, Andrea Dorindo, è stato arrestato dai Carabinieri, perché ritenuto responsabile di tentato omicidio nei confronti di un trentaduenne di Aosta. Il giovane è stato rintracciato e fermato a Novara all’alba di sabato scorso, 14 ottobre, in un suo “domicilio temporaneo”.

Secondo i militari della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent, era parte di un gruppo di giovani che, nel tardo pomeriggio dello scorso 10 settembre, ha picchiato con un coltello e una mazza chiodata il ferito, che era assieme ad un altro ragazzo, a Verrès. La vittima, di origini marocchine, è stata colpita all’addome ed è rimasta in prognosi riservata, nel reparto di rianimazione del “Parini”, per diversi giorni.

La vicenda, che per gli inquirenti si connota come un regolamento di conti, ha origine, nella ricostruzione dell’Arma, la sera del 9 settembre, un sabato. Nei pressi della struttura per la “festa dei coscritti” a Montjovet, un aostano viene colpito con una bottigliata sul volto.

Il giorno dopo, il fratello dell’aggredito e un altro giovane connazionale, si recano in bassa valle per cercare il presunto responsabile di quel gesto. Percorrono varie vie del paese, fino a imbattersi in un gruppo cui chiedono spiegazioni, ma questi – ancor prima di iniziare a parlare – si avventano sui due aostani. Spuntano anche le armi bianche. I fatti avvengono nei pressi della rotonda di via primo maggio.

Scattano le indagini, che conducono all’identificazione di Dorindo, per cui la Procura della Repubblica chiede al Gip del Tribunale, ottenendola, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita sabato dai militari di Saint-Vincent/Châtillon, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Novara. Al ventenne arrestato è stata anche perquisita l’abitazione, sequestrandogli un coltello con lama da 8 centimetri, la scatola di un taser e un cellulare, ritenuto utile agli accertamenti.

Le indagini, intanto, continuano nei confronti degli altri tre presunti appartenenti al gruppo, che sabato sono sottoposti a perquisizioni personali e domiciliari, oltre ad essere foto-segnalati dai Carabinieri della bassa Valle. Al momento, risultano indagati per lesioni personali.

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