Il processo si è tenuto oggi, mercoledì 25 gennaio, al Tribunale di Aosta. Per l’accusa, nel 2007 aveva provato ad ucciderla accendendo un braciere in casa e nel 2021 strozzandola. Chiesti dal pm 15 anni di carcere.
Udienza conclusiva oggi, mercoledì 21 dicembre, del processo per tentato omicidio al 42enne Stefano Corgnier, titolare del bar “Crazy Fox” di Aosta. I fatti risalgono alla serata del 30 marzo scorso.
Le accuse per l’uomo sono di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Oltre all’episodio più recente, la donna ha raccontato agli inquirenti di essere stata maltrattata dallo scorso gennaio.
E’ stata dedicata ai testimoni citati dall’accusa l’udienza di oggi, venerdì 14 ottobre, nei confronti di Stefano Corgnier, 42enne titolare del bar “Crazy Fox” di Aosta, accusato di tentato omicidio. Sentenza attesa per il 21 dicembre.
Depositata la perizia sulla coltellata per cui è ai “domiciliari”, con l’accusa di tentato omicidio, il 43enne Stefano Corgnier, titolare del “Crazy Fox” di Aosta. Le lesioni da lui riportate, per il consulente del pm, potrebbero invece essere auto-inferte.
L’imputato, un 42enne di origini marocchine, dovrà riconoscere anche una provvisionale da 20mila euro alla donna, costituitasi parte civile nel processo. Lui oggi è in carcere: ha violato, durante le indagini, il divieto di avvicinarsi a lei.
Scende così a tre anni di carcere, dopo il secondo grado di giudizio a Torino, la pena per Alessandro Floriani, 24 anni, di Gressan. Le altre accuse, su cui l’imputato non aveva proposto impugnazione, erano maltrattamenti, violenza privata e lesioni.
Il giudice ha ritenuto colpevole il 36enne colombiano, residente in provincia di Varese, accusato del tentato omicidio di un 55enne svizzero, avvenuto lo scorso 19 ottobre a Saint-Christophe, nel parcheggio degli uffici regionali.
Ieri, giovedì 8 aprile, si è tenuto l’interrogatorio di garanzia del giovane arrestato alcuni giorni fa. Rispondendo alle domande del Gip, non ha ammesso i fatti contestati, descrivendo come problematica la relazione con la donna.
I fatti la sera del 23 marzo scorso. Il giovane, dopo un tentativo di fuga della ragazza, ha cercato di investirla con l’auto una volta scesa dal mezzo. Lei si è salvata riuscendo a scavalcare un guard-rail vicino alla Dora, nei pressi dell'area verde di Gressan. L'uomo si trova ora ai domiciliari.
I giudici, al termine del processo di secondo grado a Torino, hanno inflitto all’imputato 8 anni di reclusione, confermando la pena comminata dal Tribunale di Aosta il 17 marzo dell’anno scorso. I fatti il 1° ottobre 2018.
I fatti nella serata di ieri, mercoledì 2 dicembre, nelle vicinanze della stazione di Aosta. H.M., cittadino marocchino, è accusato di tentato omicidio. La vittima, un connazionale, ha riportato ferite al petto, alla gola e alle braccia.
Michel Noussan Gex è accusato di aver ferito un 39enne, con un “Opinel”, nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 29 aprile, al quartiere Dora, in strada. L'accusa, nei suoi confronti, è di tentato omicidio.
Accolta la richiesta di pena avanzata dal pm Menichetti. L'impresario dovrà anche risarcire le parti civili (mogli e figli del commerciante) e pagare una provvisionale di 100mila euro a favore di ciascun danneggiato.
L’imputato è Camillo Lale Demoz, impresario 75enne di Quart, proprietario del capannone in cui il commerciante venne trovato il 1° ottobre 2018. La difesa: “il DNA colloca sulla scena un terzo contributore, mai individuato”.
Nel processo all’impresario Camillo Lale Demoz, per il tentato omicidio del macellaio Olindo Ferré, sentito oggi l’esperto nominato dalla Procura, il biologo Paolo Garofano. Udienza rinviata al 3 marzo prossimo.