Riconosciuto colpevole di lesioni personali stradali gravi e gravissime, nonché del possesso ingiustificato di una pistola scacciacani, il 53enne Paolo Pirola, originario di Sesto San Giovanni e residente a Saint-Pierre è stato condannato a 3 anni 10 mesi e 23 giorni di carcere. La sentenza è arrivata oggi, martedì 22 agosto, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Il giudizio era nato dall’incidente del 9 aprile 2022 sulla strada statale 26, nel comune di Sarre.
Il giudice Marco Tornatore, nel pronunciarsi, ha riconosciuto all’imputato due profili di attenuanti: quello derivante dall’avvenuto risarcimento delle vittime del sinistro e le generiche. L’accusa, rappresentata dal pm Francesco Pizzato, aveva invocato una condanna a 4 anni e 8 mesi. Al momento, Pirola è sottoposto a custodia cautelare in carcere, regime che il suo avvocato ha chiesto di revocare, o di affievolire con i domiciliari. Il Gup si è riservato la decisione in merito, attesa per i prossimi giorni.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Aosta, che oltre a compiere i rilievi sul sinistro hanno anche acquisito le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza nella zona, al volante della sua Fiat 500 Pirola – ritenuto responsabile di “plurime condotte gravemente colpose” – aveva imboccato la Statale 26, in direzione di Courmayeur, procedendo contromano, a velocità elevata (150 km/h, nonostante un limite di 50 km/h nella zona), a fari spenti e sotto l’effetto di cocaina.
Condizioni confermate sia dalle riprese della telecamera sul portale dell’Anas in frazione Condemine, sia da alcune testimonianze. Una in particolare è stata resa da un automobilista che si è visto sorpassare da Pirola (“sfiorando lo specchietto laterale sinistro”), mentre era fermo al semaforo rosso all’altezza del laghetto di Villa dei fiori.
Poco dopo, nella ricostruzione dell’Arma, giunto alla rotonda in frazione Maillod il conducente della 500 aveva perso il controllo del mezzo, colpendo con l’auto un segnale stradale sull’isola spartitraffico. La sua marcia era quindi proseguita abbattendo ulteriori cartelli e prendendo il volo. Superata l’isola della rotatoria “in fase aerea”, cadendo aveva colpito violentemente una Peugeot 208 che si trovava sul lato opposto. La dinamica è corroborata dal filmato di una telecamera di un’attività commerciale poco distante, che ha ripreso integralmente lo schianto.
A bordo dell’auto urtata si trovavano quattro persone, una famiglia – con un amico del figlio – che rientrava da una cena. L’uomo alla guida aveva riportato lesioni gravissime, venendo ricoverato in rianimazione in prognosi riservata e vedendosi in pericolo di vita. La sua diagnosi parla, peraltro, di un “indebolimento permanente dell’apparato digerente e del sistema nervoso centrale”. Per le altre tre persone i traumi sono risultati guaribili in più di 40 giorni.
Pirola era stato estratto dall’auto, rovesciatasi su un fianco (mentre quella colpita era stata spinta indietro quattordici metri dal punto d’urto), incosciente. In ospedale, dagli esami svolti sul suo sangue era emersa la positività allo stupefacente. Nei rottami della sua auto era stata rinvenuta la scacciacani. Alla fine dello scorso anno, la Procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere dell’uomo in carcere, vedendosela però negare dal Gip. Una decisione impugnata dal pm Pizzato, titolare del fascicolo.
Nel determinarsi in merito, il Tribunale della libertà aveva accolto in parte il ricorso, ritenendo “certamente sussistente” il giudizio di pericolosità sociale dell’indagato, ma disponendo un obbligo di dimora, con il divieto di allontanarsi di casa dalle 19 alle 7. Senonché, all’inizio di marzo, i Carabinieri, nel recarsi a notificare la misura, lo trovavano in stato di agitazione, tanto che “cominciava a scalciare verso i militari mentre questi si avvicinavano”.
E’ stato così denunciato per violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale (reati per i quali verrà giudicato separatamente), condotta che ha fatto scattare una nuova richiesta di carcerazione preventiva del Pubblico ministero, accolta la quale Pirola è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura ed è giunto al processo di oggi in stato di detenzione cautelare, che la sua difesa ha chiesto di modificare.
5 risposte
Delinquente in grado di delinquere ancora
Affievolire la pena a uno che guidava sotto l’effetto della cocaina a 150 km/h in contromano e a fari spenti e è inaudito! Ci vogliono pene severe ed esemplari e non clemenza.
Le lesioni personali gravissime non si “affievoliscono” in 3 anni e 10 mesi, a volte non basta una vita per superarle.
A certi individui, la patente andrebbe ritirata per sempre.
C’è voluto un anno per chiedere il processo?
Libero?? In galera e buttare la chiave!!