Chiusi i primi interrogatori degli indagati nell’inchiesta bestiame

Gli indagati hanno risposto alle domande del giudice, difendendosi e raccontando la loro versione dei fatti. Domani prenderanno il via gli interrogatori davanti al pm Pasquale Longarini, titolare dell’inchiesta.
Mucche al pascolo nella Valle di Rhemes
Cronaca
Si sono conclusi questa mattina, martedì 17 novembre, gli interrogatori degli ultimi cinque indagati, tutti agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta sul bestiame e sulle fontine adulterate, condotta dagli uomini del corpo forestale, dai carabinieri di Valpelline e dai Nas di Torino. Davanti al gip sono comparsi: Rosella Badino, di 50 anni, di Pralormo (Torino), titolare di un laboratorio analisi a Carmagnola, oltre ai veterinari Davide Mila (49), di Morgex, Claudio Trocello (54), di Aosta, e Massimo Volget (38), di Brissogne. E' stato sentito anche all'allevatore, nonché presidente dell'Arev, Gabriele Vierin (61), di Gressan. Gli indagati hanno risposto alle domande del giudice, difendendosi e raccontando la loro versione dei fatti.
"Abbiamo chiarito i fatti – ha commentato all'uscita del tribunale, Piergiorgio Pietrini, difensore di Trocello – spiegando tutte le accuse che ci sono state contestate. Ora, aspettiamo l'interrogatorio davanti al pm, per definire completamente la nostra posizione. Trocello è uno stimato professionista, che è stato coinvolto in quest’indagine di cui non ha nulla a che fare".

Ieri, invece, sono stati sentiti gli altri sei allevatori, anche loro agli arresti domiciliari. Alcuni hanno scelto di parlare e di chiarire la loro posizione, come Emilio Cabraz, di 67 anni, di Jovençan e Fabrizio Bisson. La scorsa settimana, invece, era toccato a Angelo Cabraz, di 37 anni, di Jovençan e a Eliseo Duclos, di 53 anni, di Gignod. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Intanto, inizieranno domani gli interrogatori davanti al pm Pasquale Longarini, titolare dell’inchiesta. Le accuse vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla Regione alla frode in commercio, dal maltrattamento e uccisione di animali all'abusivo esercizio di professione medica.

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