-
“Foto di famiglia” del SAV in occasione dell’anniversario.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Le attrezzature in uso al Soccorso Alpino Valdostano.
-
Un’unità cinofila del Soccorso Alpino Valdostano.
-
La cerimonia a palazzo regionale.
-
La cerimonia a palazzo regionale.
-
Il presidente della Regione, Renzo Testolin.
-
Il direttore del SAV, Paolo Comune.
E’ la legge regionale 39 del 1975, voluta per dare una strutturazione più ampia alle guide alpine, l’atto di nascita del Soccorso Alpino Valdostano. Le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’ente strumentale della Regione si sono aperte nel pomeriggio di oggi, lunedì 7 aprile, con l’inaugurazione ufficiale della mostra fotografica sull’attività del SAV in questi anni allestita sotto i portici di palazzo regionale.
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha ricordato il primo responsabile, Franco Garda, “che ha dato il là ad un percorso molto importante, che altri direttori dopo di lui hanno interpretato nel senso di una crescita del servizio, non solo per gli alpinisti, ma per tutta la comunità”. Ricordati anche, in un salone gremito dalle “giubbe rosse” dei tecnici, gli altri Direttori che si sono succeduti nel tempo: Renzino Cosson, Giuliano Trucco, Adriano Favre, Andrea Perrod, Alessandro Cortinovis e Paolo Comune, attualmente in carica.
Il SAV, per Testolin, rappresenta un “sistema di soccorso che è unico in Valle d’Aosta, fatto da professionisti”. “Lo ribadiamo ogni volta che ci confrontiamo con altre figure fuori dalla regione – ha aggiunto il Presidente – Siamo speciali. Siamo unici”. Quanto al direttore Paolo Comune, il primo pensiero è andato a tutti gli operatori del Soccorso, perché “possiamo avere tutto, ma se non c’è una volontà di aiutare il prossimo, non si va da nessuna parte”.
Le foto della mostra, secondo il responsabile del SAV, “ci ricordano come siamo partiti”, in un’epoca in cui “si andava a piedi e i soccorsi duravano anche giorni”. Oggi, “li facciamo nel giro di due ore” e “abbiamo professionalità a tutto tondo”, con la componente aerea, quella dei tecnici del soccorso e quella sanitaria, che vivono “un’alternanza di leadership” in cui “servono stima e rispetto reciproci”, ma che “fa il plus nella differenza di risolve situazioni e ritornare efficacemente in base”.
La mostra fotografica, quest’oggi sottolineata dall’esposizione di attrezzature usate dai tecnici nelle missioni, non è il solo momento celebrativo dell’anniversario. Un altro è in calendario per il prossimo 17 aprile, quando a Palazzo regionale, alle 20.30, sarà proiettato un video di Daniele Camisasca sull’attività dei soccorritori. Immagini ad elevato potenziale visuale, che successivamente verranno proposte anche nelle scuole e dalla struttura programmi di Rai Valle d’Aosta.